Quest'anno il titolo quotato a Hong Kong ha messo a segno un +84% e questa settimana il colosso dell'e-commerce fondato da Jack Ma ha raccolto 3,2 miliardi di dollari in obbligazioni convertibili per finanziare il più grande piano nazionale di spesa in infrastrutture AI e servizi cloud
Le due cinesi vogliono recuperare quote di mercato soprattutto negli Stati Uniti e l'e-commerce del gruppo Pdd holdings annuncia sconti fino al 60%, mentre Shein sta recuperando negli Usa, nonostante le ripetute multe in Europa per la pubblicità ingannevole
Nonostante le autorità di Pechino ne sconsiglino vivamente l'acquisto, consigliando l'acquisto di prodotti locali, come quelli di Huawei e Cambricon, Alibaba, ByteDance (casa madre di TikTok) e altre aziende continuano ad acquistare chip di intelligenza artificiale prodotti dalla casa americana
La classifica dei primi 100 globali è stilata dall'Organizzazione mondiale della proprietà intellettuale (OMPI), un organismo promosso dall'Onu che tradizionalmente ha premiato il cluster giapponese Tokyo-Yokohama, quest'anno sceso al secondo posto. Nel ranking solo 7 sono in Europa (Germania)
Nell'era precristiana, l'impero confuciano fu la culla delle invenzioni che segnarono, dall'agricoltura alla navigazione al vivere sociale, il progresso dell'umanità. La repubblica odierna ha già in parte riconquistato quel primato, come indicano i progressi nella smart economy e nell'IA
La valutazione della piattaforma controllata dalla cinese Bytedance potrebbe arrivare a 330 miliardi di dollari, più di Open AI ma ancora sotto Space X. Intanto la società sta sviluppando l'e-commerce, già attivo in Usa, Gran Bretagna e Italia, mentre a metà settembre scadrà l'ultimatum di Trump a vendere la filiale Usa (170 milioni di utenti)
Fondata a Pechino nel 2016 dai fratelli Chen, quotata dal 2020, nel primo semestre di quest'anno ha realizzato ricavi per oltre 400 milioni di dollari in crescita del 4.000% con utili per 150 milioni di dollari, vendendo microchip per lo sviluppo dell'IA. La competizione con Ndivia in Cina
Il più importante produttore di chip americano e Amd hanno raggiunto un accordo con l'amministrazione Usa che prevede di versare al governo americano il 15% dei ricavi di vendita in Cina. Prima d'ora nessuna azienda Usa aveva mai accettato di cedere parte dei propri ricavi per ottenere autorizzazioni di vendita all'estero
A differenza dell'ecosistema closed-source dell'americana Nvidia, il gruppo cinese ha sviluppato in modalità open-source la sua rete neurale per mettere a disposizione degli utenti la potenza di calcolo del sistema
Il servizio debutterà inizialmente nel Regno Unito e in Germania a partire dal 2026, subordinatamente al via libera normativo, con l'obiettivo a lungo termine di mettere su strada migliaia di veicoli in tutta Europa nei prossimi anni. L'alleanza coinvolge i più grande gruppo cinese di ride-hailing, che a Pechino ha avviato il servizio con Uber
Gli smartphone assemblati in India hanno rappresentato il 44% delle importazioni statunitensi di tali dispositivi nel secondo trimestre. Anche la quota del Vietnam nelle esportazioni di smartphone verso gli Stati Uniti ha superato quella della Cina, attestandosi al 30%. Il boom delle spedizioni dall'India è stato guidato principalmente da Apple
Dopo un incontro Huang Trump, l'azienda ha avuto il via libera dalle autorità americane. Intanto a Pechino, il fondatore e ceo ha annunciato lo sviluppo di un nuovo chip AI progettato per la Cina. Il modello è pienamente conforme ai controlli statunitensi e adatto alle applicazioni AI per le fabbriche intelligenti e la logistica
Mentre il mercato dei chip in Cina sta crescendo a doppia cifra, trascinando il mercato globale, le statunitensi Synopsys, Cadence Design Systems e Siemens Eda, riprenderanno le spedizioni di software verso la Cina dopo la revoca delle restrizioni da parte del governo statunitense
Secondo il fondatore e ceo del colosso americano dei microchip per le applicazioni avanzate legate all'IA finché tutti gli sviluppatori di intelligenza artificiale saranno in Cina, la Cina vincerà la guerra tecnologica con gli Stati Uniti. Invece secondo il ceo di Huawei, Ren Zhengfei, gli Stati Uniti hanno sovrastimato la capacità tecnologica del gruppo cinese
Il gruppo torinese ha progettato e sviluppato per Li Auto una tecnologia di automazione all’avanguardia per la linea di range extender di nuova generazione che consentirà raggiungere una capacità produttiva annuale fino a 400.000 unità. La linea progettata è una combinazione di 45 macchine automatiche e semi-automatiche, oltre a 15 robot collaborativi