Il governo Meloni deciderà entro settembre se sanzionare l’azionista cinese di Pirelli, Sinochem, per aver violato le regole imposte da Roma volte a limitare l'influenza di Pechino sul produttore di pneumatici. È quanto hanno rivelato a Reuters fonti vicine al dossier.
In un primo momento il governo italiano si era dato come scadenza per una decisione in merito la fine di luglio, ma passato quel termine si apprende ora dello slittamento alla fine delmese prossimo.
Sinochem è il principale azionista di Pirelli con una quota del 37,015%, mentre Camfin, veicolo del vice presidente esecutivo del gruppo della Bicocca, Marco Tronchetti Provera, detiene il 27,3%.
L'indagine del governo rischia di esacerbare la disputa tra Pirelli, Camfin e Sinochem, con i primi due che sostengono che la partecipazione di Pechino rappresenta un rischio per le ambizioni della società di espandere la sua attività negli Stati Uniti.
«Il governo doveva decidere entro il 31 luglio, ma ha prorogato di 60 giorni il termine per completare l'esame del caso fino a fine settembre», hanno detto le fonti anonime. A novembre del 2024 il governo, che ha stabilito che Pirelli non deve ricevere istruzioni dall'investitore cinese, ha avviato un'indagine per verificare se la presenza di suoi dirigenti nel board dell’azienda violasse tali restrizioni.
Alcuni analisti ritengono che una riduzione della quota di Sinochem in Pirelli sia lo scenario più probabile. Resta da chiarire la tempistica, «ma non escludiamo che qualcosa possa accedere entro fine anno», ha detto Equita, un prematio broker, «l’entità della riduzione, ritenendo che possa scendere sotto il 25% e magari azzerare la quota nel medio termine; la modalità: un accelerated bookbuild, ABB, è lo scenario più probabile, magari in combinazione con la cessione a soci identificati a priori», ha concluso Equita.
A Piazza Affari il titolo Pirelli è cresciuto del +8% nel 2025 rispetto al +24% registrato dall’indice Ftse Mib, complice l’impatto negativo dei dazi Usa, calcolato in 60 milioni sull’ebit adjusted 2025 che, al netto delle azioni mitiganti come taglio dei costi e accordi commerciali, si riduce a 30 milioni. Con la riduzione delle tariffe per l’Europa al 15% l’impatto può essere ridotto, ma per i cambiamenti delle regole in Brasile, dove Pirelli ha attività importanti, l’effetto deve ancora essere definito.
Lo scorso giugno l'assemblea degli azionisti di Pirelli, il cui principale responsabile operativo è il vicepresidente esecutivo, Marco Tronchetti Provera, secondo azionista del gruppo, aveva approvato il bilancio del 2024 con il 57,07% dei presenti favorevoli (pari al 49,2% del capitale) e il voto contrario del 42,9% corrispondente alla quota di Mpi Italy, che fa capo a Sinochem, ed esprime anche il presidente (non esecutivo) del consiglio di amministrazione.
Il 2024 si era chiuso con un utile netto della capogruppo di 302 milioni di euro e un utile consolidato di 501,1 milioni. Approvata all’unanimità, invece, la distribuzione di un dividendo di 0,25 euro per azione pari a un monte dividendi di 250 milioni al lordo delle ritenute di legge. (riproduzione riservata)