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Maxi multa europea a TikTok per avere esportato dati in Cina

Secondo le autorità irlandesi, paese dove TikTok ha stabilito la sede legale europea per ragioni fiscali, la piattaforma cinese controllata da Bytedance avrebbe violato le regole europee che richiedono che il trasferimento dati abbia il medesimo grado di protezione assicurato dagli standard dell'Ue


02/05/2025 15:54

di Valentina Simonella - Class Editori

settimanale
Zhang Yiming, fondatore e numero uno di TikTok

TikTok è stata multata dal garante per la protezione dei dati irlandese per 530 milioni di euro con l'accusa di aver violato il regolamento europeo per la protezione dei dati personali (Gdpr).

L'accusa è di aver trasferito i dati degli utenti europei iscritti al social network verso la Cina, violando le regole europee che richiedono che tali trasferimenti garantiscano il medesimo grado di protezione assicurato all'interno dei confini dell'Ue. La decisione include sanzioni amministrative per un totale di 530 milioni di euro e l'ordine di adeguare il proprio trattamento dei dati entro 6 mesi. In caso di violazione di quest'ultima misura, il social controllato da ByteDance dovrà adeguarsi a «un ordine di sospensione dei trasferimenti di dati verso la Cina».

«I trasferimenti di dati personali da parte di TikTok verso la Cina hanno violato il Gdpr, in quanto TikTok non è riuscita a verificare, garantire e dimostrare che i dati personali degli utenti dello Spazio economico europeo, a cui il personale in Cina accedeva da remoto, ricevessero un livello di protezione sostanzialmente equivalente a quello garantito nell'Ue», ha affermato in una nota Graham Doyle, vice commissario della Data Protection Commission irlandese.

La società di video brevi, prosegue Doyle, «non ha affrontato la questione del potenziale accesso da parte delle autorità cinesi ai dati personali degli utenti dello Spazio economico europeo ai sensi delle leggi cinesi antiterrorismo, controspionaggio e di altro tipo, individuate da TikTok come sostanzialmente divergenti dagli standard dell'Ue».

Da parte sua, TikTok contesta le affermazioni del regolatore irlandese e ha fatto sapere che intende presentare ricorso. Ricordando che «TikTok è profondamente integrata nell'economia europea con 175 milioni di utenti in tutta Europa, oltre 6.000 dipendenti nella regione e una piattaforma che ha aiutato le piccole imprese a contribuire con 4,8 miliardi di euro al Pil e a creare oltre 51.000 posti di lavoro».

La società cinese informa nel suo blog aziendale della propria intenzione di «di presentare ricorso integrale. La decisione dell'autorità garante della protezione dei dati non prende in considerazione il Progetto Clover, la nostra iniziativa leader nel settore della sicurezza dei dati, del valore di 12 miliardi di euro, che include alcune delle protezioni dei dati più rigorose al mondo. Si concentra invece su un periodo specifico di anni fa, precedente all'implementazione di Clover nel 2023 senza tenere conto delle misure di sicurezza attualmente in vigore», si difende TikTok, che accusa a sua volta il regolatore di aver «riportato nel suo rapporto ciò che TikTok ha sempre affermato: non ha mai ricevuto richieste di dati di utenti europei da parte delle autorità cinesi e non ha mai fornito loro dati di utenti europei». (riproduzione riservata)


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