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Nividia venderà i suoi chip alla Cina ma con una tassa del 15%

Il più importante produttore di chip americano e Amd hanno raggiunto un accordo con l'amministrazione Usa che prevede di versare al governo americano il 15% dei ricavi di vendita in Cina. Prima d'ora nessuna azienda Usa aveva mai accettato di cedere parte dei propri ricavi per ottenere autorizzazioni di vendita all'estero


12/08/2025 19:29

di Valentina Simonella - Class Editori

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Jensen Huang, ceo di Nvidia

Nvidia e Amd hanno accettato di versare il 15% dei ricavi derivanti dalle vendite dei loro chip in Cina al governo statunitense, come parte di un'intesa con l'amministrazione Trump per ottenere le licenze di esportazione verso la seconda economia mondiale.

Lo ha riferito il Financial Times citando fonti vicine alla questione, tra cui un funzionario statunitense. In cambio del 15% del fatturato pattuito, Nvidia e Amd riceveranno licenze di esportazione per vendere in Cina, rispettivamente, i chip H20 e MI308.

Nel fine settimana, il Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti ha rilasciato le prime licenze di esportazione dei chip H20 di Nvidia, due giorni dopo l'incontro tra l'amministratore delegato della società, Jensen Huang, e il presidente Usa Donald Trump. Il chip è stato per molto tempo al centro di un dibattito, dopo i timori sollevati dall'amministrazione Usa - non solo di Trump ma anche di Biden - in merito a un suo possibile utilizzo illecito da parte dell'esercito cinese. Secondo quanto riferito da un funzionario statunitense all'FT, il governo Usa avrebbe anche iniziato a rilasciare le prime licenze per il chip cinese di Amd.

Gli esperti di controlli all'export sottolineano che si tratta di un fatto mai accaduto: infatti nessuna azienda Usa aveva mai accettato di cedere parte dei propri ricavi per ottenere autorizzazioni di vendita all'estero. Il dibattito a Washington sulla politica di controllo delle esportazioni di chip avviene mentre Stati Uniti e Cina stanno tenendo colloqui commerciali che Trump spera possano aprire la strada a un vertice con il presidente cinese Xi Jinping. Amd, interpellata dall'FT, non ha risposto alla richiesta di commento. Nvidia, dal canto suo, ha affermato che "rispettiamo le regole stabilite dal governo degli Stati Uniti per la nostra partecipazione ai mercati mondiali". (riproduzione riservata)


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