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Azienda Manifatturiero

Il cashmere Yulin per la moda italiana, firmati due accordi

Il gruppo Oniverse di Sandro Veronesi e un laboratorio artigianale di Torino, Atleier Boldetti, collaboreranno con i player cinesi Yingguo industrial e Shaaxi Tuocheng Rongye Tecnology per l'importazione di fibra e capi. Yulin è oggi il principale centro cinese per la produzione di abbigliamento invernale in lana


27/11/2025 16:24

di Alice Merli - Class Editori

settimanale
Sandro Veronesi, presidente e proprietario di Oniverse

La Cina e l’Italia consolidano la loro partnership sotto la stella della moda. Yulin, noto distretto del cashmere che produce ogni anno 3 mila tonnellate di fibra grezza, è stato il protagonista di un evento a Milano dedicato a una mostra, una sfilata e una conferenza, volto a gettare le basi per nuovi accordi nel settore.

Il meeting ha visto in primo piano una signing ceremony, con la firma di due protocolli d’intesa delle aziende italiane Atelier Boldetti, il laboratorio artigianale di Torino, e Oniverse, il gruppo veronese fondato da Sandro Veronesi, oggi una multinazionale, rispettivamente con i player cinesi Yingguo industrial e Shaaxi Tuocheng Rongye Tecnology. «Sono certo che questo incontro rappresenti l’inizio di una collaborazione duratura. Il dialogo tra territori, imprese e istituzioni è un elemento fondamentale per costruire uno sviluppo economico competitivo. Milano mira a partnership internazionali che portino valore, innovazione e sostenibilità», ha esordito in apertura Francesco Vassallo, vicesindaco della città metropolitana di Milano.

Situata nella provincia dello Shaanxi, Yulin è divenuta la più grande area non pastorale della Repubblica popolare per l’allevamento ovino e la produzione di cashmere. La fibra nobile oggi viene esportata in Europa, Stati Uniti, Russia e Asia centrale e il suo business è previsto in crescita. «Il mercato globale del cashmere salirà nel business oltre il 6% entro il 2029 e la Cina rimane il più grande produttore mondiale con una quota del 75%. Mentre la moda è uno dei pilastri dell’industria italiana. I due paesi hanno dunque le basi per rafforzare i loro rapporti, vogliamo espandere gli investimenti anche in Europa», ha poi aggiunto Zheng Dongli, vice console della Cina a Milano.

Grazie a progetti industriali di rilievo, come quelli di Tonghai Cashmere e Hongtai Group, Yulin è oggi il principale centro cinese per la produzione di abbigliamento invernale in lana, con 16 milioni di capi realizzati ogni anno, pari a oltre il 75% del mercato interno. 

La città di Yulin ospita quasi 10 milioni di capre da cashmere e produce ogni anno oltre 3.000 tonnellate di fibra grezza. La celebre “Capra da Cashmere Bianca dello Shaanxi Settentrionale”, allevata con metodi scientifici, offre fibre con una finezza inferiore a 15,8 micron e lunghezze superiori a 36 mm, con qualità premium che possono raggiungere valori eccezionali al di sotto dei 14,5 micron.

In passerella sono saliti Yulin munsell garments, Yulin sheep leader, Shaanxi camel, Yulin eirenmei e Ftc chong tai cashmere. «Questo tipo di produzioni di valore possono far gola alle piccole imprese in primis, ma anche arricchire il portafoglio di Milano», ha detto a MFF Mario Boselli, presidente dell’Iccf- Italy China council foundation. (riproduzione riservata)


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