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Italy-China Fashion Summit, le nuove iniziative per le pmi

La 6a edizione che suggella una collaborazione nel settore tessile-abbigliamento, incominciata 50 anni fa, si svolgerà a Milano dal 27 settembre con l'obiettivo di lanciare nuove opportunità per designer, giovani talenti e imprese interessate a operare nel mercato cinese


23/09/2025 15:21

di Federica Camurati - Class Editori

settimanale
Francesco Fiordelli

Il mezzo secolo di cooperazione tra Italia e Cina nel settore tessile-abbigliamento verrà celebrato a Milano con istituzioni e protagonisti del settore, panel strategici sul futuro della moda e una sfilata targata Chen.1988. E in occasione della settimana della moda, è in arrivo in città uno showroom permanente per valorizzare la creatività cinese.

Sabato 27 settembre il Museo nazionale della scienza e della tecnologia del capoluogo lombardo farà da cornice alla sesta edizione dell’Italy–China fashion summit, dal titolo «Forging a new era of fashion collaboration», organizzato dalla China national garment association, dalla China national textile & apparel council e dalla China fashion association, le tre principali associazioni cinesi della moda direttamente controllate dal governo centrale, e di cui Class Editori sarà official media partner.

Il summit si pone l’obiettivo di rafforzare il dialogo bilaterale, promuovendo nuove partnership con focus sulla supply chain digitalizzata, sulla sostenibilità e sulla formazione. «Dobbiamo rafforzare ulteriormente il rapporto tra i due mercati», afferma infatti Francesco Fiordelli, official ambassador del sistema moda del Governo di Pechino in Italia. «Oggi più che mai è fondamentale essere alleati e guardare insieme alle nuove opportunità che i nostri sistemi offrono per il futuro».

L’agenda dell’evento prevede che la mattinata sarà dedicata agli incontri istituzionali, con gli interventi di alcuni protagonisti dell’industria italiana, Diego Della Valle di Tod’s, Luca Lisandroni di Brunello Cucinelli, Antonio De Matteis di Kiton e Pitti uomo e Paolo Panerai di Class Editori, oltre ad alcuni rappresentanti cinesi tra cui Sun Ruizhe, presidente del China national textile & apparel council.

I lavori proseguiranno con panel strategici sul futuro delle collaborazioni tra i due sistemi e sul sostegno alle piccole e medie imprese italiane che intendono entrare nel mercato cinese, anche grazie a nuovi progetti governativi pensati per facilitarne l’accesso. Gli appuntamenti del pomeriggio offriranno invece un’occasione di confronto sul futuro della moda, con uno sguardo particolare al ruolo strategico della formazione delle nuove generazioni di professionisti, e saranno approfonditi temi centrali come la sostenibilità, la creatività e la valorizzazione dei giovani talenti, oltre a essere esplorate nuove possibilità di collaborazione fra due sistemi.

A chiusura del summit, salirà in passerella un’anteprima della collezione The ideal autumn di Chen.1988, brand diretto da Chen Long, professore del Jiangxi university fashion institute e membro permanente della China fashion association incluso tra i Top 10 designer 2025 in Cina e fresco vincitore del 29° China fashion designer top award 2025.

Da lunedì 29 settembre, infine, sarà inaugurato in corso Magenta 43 uno showroom permanente per presentare sul mercato italiano le proposte di una selezione di brand e giovani designer cinesi. «Lo showroom nasce con l’obiettivo di dare visibilità a designer e brand emergenti sul mercato italiano ed europeo, creando occasioni concrete di business e di scambio tra aziende, retailer e buyer», anticipa Fiordelli. «Ma questo è soltanto il primo tassello di un progetto più ampio che conferma l’importanza di rafforzare le alleanze.

Sono infatti in fase di completamento due nuove zone-free dedicate alle pmi italiane, pensate per intercettare la domanda di un nuovo ceto medio cinese, sempre più interessato a prodotti Made in Italy dal giusto equilibrio tra qualità, design e prezzo. A queste aziende le municipalità coinvolte offriranno, attraverso un progetto governativo, spazi a costo zero e con un regime fiscale agevolato». (riproduzione riservata)


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