La Cina entra nella logistica europea, soprattutto quella di Italia e Francia, in seguito all’accordo tra Ceconomy, azienda leader in Europa nel settore dell'elettronica di consumo, società madre della tedesca Media Markt guidata dalla famiglia Kellerhals (che in Italia controlla Mediaworld e Saturn) e JD.com, terzo fornitore di e-commerce dopo Alibaba e Temu Pinduoduo.
La stessa JD.com ha annunciato il lancio di un'offerta pubblica di acquisto volontaria in contanti su tutte le azioni di Ceconomy a un prezzo di offerta di 4,60 euro per azione. JD.com "intende offrire agli azionisti di Ceconomy 4,60 euro in contanti, valutando la società a 4 miliardi di euro". L'offerta rappresenta un premio del 43% rispetto al prezzo medio delle azioni ponderato per il volume a tre mesi e un premio del 23% rispetto al prezzo delle azioni non interessate al 23 luglio 2025.
"Una volta completata con successo l'offerta, JD.com intende perseguire un delisting di Ceconomy", aggiunge la nota. In base agli accordi, Ceconomy manterrà i suoi sistemi IT e il suo stack tecnologico rigorosamente indipendenti che JD.com supporterà trasformare con le sue avanzate capacità tecnologiche. Parallelamente, JD.com si impegna a creare uno stack tecnologico europeo separato e strettamente indipendente, con la capacità di fornire servizi e capacità tecnologiche simili a quelle offerte in Cina.
"Questa partnership darà vita alla piattaforma di elettronica di consumo di nuova generazione leader in Europa - spiega Sandy Xu, ceo di JD.com -. La posizione di leader di mercato di Ceconomy, le solide relazioni con i clienti e la sua crescita sono impressionanti e noi siamo fermamente impegnati a investire nel suo personale e nella sua cultura per costruire su questo successo. Il nostro obiettivo è far crescere ulteriormente la piattaforma di Ceconomy in tutta Europa e creare valore a lungo termine per i clienti, i dipendenti, gli investitori e le comunità locali"
L'operazione non prevede la stipula di un accordo di dominio o di trasferimento degli utili e delle perdite per un periodo di tre anni dal regolamento dell'offerta.
Attraverso la partnership, Ceconomy "ottiene l'accesso alle capacità tecnologiche all'avanguardia di JD.com, nonché alla sua rete logistica leader e ai suoi servizi di consegna, sottolineando l'ambizione di soddisfare la crescente domanda dei clienti di velocità, convenienza e servizio eccellente".
L'azionista della famiglia fondatrice di Ceconomy, Convergenta, manterrà una partecipazione del 25,4% circa in seguito all'offerta pubblica di acquisto. In qualità di più grande rivenditore di elettronica di consumo in Europa, Ceconomy poggia su 2,2 miliardi di contatti con i clienti e una rete di oltre 1.000 negozi in 11 mercati europei.
Tramite l’acquisizione, di fatto, JD.com potrà accedere al mercato francese e italiano, perché Ceconomy ha il 23% delle azioni della catena francese di vendita al dettaglio di elettronica Fnac Darty e perché possiede i marchi MediaWorld e Saturn, tra i principali player dell'elettronica di consumo in Italia.
L’operazione, soldi a parte, è comunque di ragguardevole entità, visto che mette in pista una rete di circa 1.000 negozi in diversi Paesi europei: la mossa, sottolineano gli esperti, è un "passepartout" che la Cina userebbe per entrare di più in Europa.
"Con l'eccezionale tecnologia, la logistica e le capacità di vendita al dettaglio di JD.com, possiamo accelerare ulteriormente la nostra traiettoria di crescita di successo e andare oltre i nostri attuali obiettivi strategici - spiega Kai-Ulrich Deissner, ceo di Ceconomy -. Nei prossimi anni non vogliamo solo stare al passo con la trasformazione del retail europeo, ma vogliamo continuare a guidarla. JD.com è il partner giusto per questo. Collaboriamo con JD.com per rafforzare il retail europeo di, basandoci su punti di forza complementari e valori condivisi".
Una trasformazione, quella della società tedesca, che si sta già rivelando un successo: in base ai dati preliminari del terzo trimestre, l'azienda ha registrato dieci trimestri consecutivi di crescita. Inoltre, ha aumentato l'ebit del 47% dall'esercizio 2021/2022 (rispetto all'esercizio 23/24). In occasione della pubblicazione dei dati preliminari per il terzo trimestre 2024/2025, la società di Dusseldorf ha aggiornato la propria guidance per l'intero anno fiscale, "segnalando uno slancio degli utili superiore a quanto precedentemente previsto": l'azienda prevede di raggiungere gli obiettivi a medio termine di 500 milioni di euro di ebit e 200 milioni di euro di free cash flow all'anno. (riproduzione riservata)