Dopo aver conquistato il mercato cinese con il lancio della sua gamma di veicoli elettrici, Xiaomi si prepara ora allo sbarco in Europa. Il colosso del tech di Pechino, conosciuto soprattutto per i suoi smartphone, ha annunciato che dal 2027 venderà i suoi primi modelli elettrici nel Vecchio Continente, con l’obiettivo dichiarato di competere con giganti come Tesla e Byd.
La strategia di espansione globale l’ha delineata il presidente Lu Weibing a margine della presentazione dei conti trimestrali, che hanno mostrato un incremento del 31% dei ricavi a 116 miliardi di yuan (16,2 miliardi di dollari). Un risultato trainato soprattutto dal successo del nuovo Suv YU7, lanciato in estate, che ha portato le consegne a oltre 81 mila unità nel trimestre e a 157 mila nei primi sei mesi del 2025.
Per Xiaomi, il business automobilistico, nonostante un calo delle perdite a circa 300 milioni di yuan, rimane ancora in fase di scale-up. Eppure, secondo il fondatore Lei Jun, la divisione Ev dovrebbe raggiungere la redditività già nella seconda metà dell’anno. Questo mentre il core business di Xiaomi, quello degli smartphone, registra segnali di rallentamento, con le vendite inferiori alle stime degli analisti.
La scelta di puntare sull’Europa per le auto elettriche fa leva sul fatto diversi governi europei stanno cercando di attrarre investimenti cinesi nel settore degli Ev e delle batterie, anche per compensare l’effetto dei dazi statunitensi. Xiaomi punta a inserirsi in un mercato più remunerativo, sfruttando la forte domanda per i veicoli a zero emissioni. La YU7, che attualmente ha tempi di attesa superiori a un anno, rappresenta il simbolo di questo successo iniziale.
Secondo Bloomberg Intelligence, la crescita del margine lordo del comparto Ev riflette economie di scala più solide e un mix di prodotto favorevole. L’avvio del secondo stabilimento produttivo e l’aumento del peso delle vendite del Suv YU7 potrebbero accelerare il raggiungimento del break-even già nel 2025, con prospettive di ulteriori sorprese positive nel biennio 2025-26.
Parallelamente al settore auto, Xiaomi continua a investire nelle tecnologie core. L’azienda ha presentato il nuovo processore a 3 nanometri Xring O1, destinato a equipaggiare dispositivi come il Tablet 7 Ultra. Nei prossimi anni il gruppo investirà circa 7 miliardi di dollari nello sviluppo dei semiconduttori, confermando la volontà di diversificare il business oltre gli smartphone e i veicoli.
La spinta sugli Ev ha consentito a Xiaomi di guadagnare circa 120 miliardi di dollari di capitalizzazione in un anno, nonostante le valutazioni attuali risultino più elevate rispetto a competitor come Byd e Samsung Electronics.
La sfida europea e il target del 2027 come data di ingresso rappresenta quindi il prossimo banco di prova per un gruppo che non nasconde le sue ambizioni: l’obiettivo è quello di entrare nella top five mondiale dei costruttori auto. (riproduzione riservata)