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Industria

Brembo e Stevanato mantengono gli investimenti in Cina

Grazie ai risultati ottenuti nel primo trimestre, il leader globale negli impianti frenanti per l'automotive ha confermato l'impegno strategico nel mercato cinese. Anche Stevanato, fornitore leader dell'industria farmaceutica, continua a investire in Cina per servire i mercati delle biotecnologie e dei vaccini nell'area Asia Pacifico


08/05/2025 17:38

di Mauro Romano - Class Editori

settimanale
Franco Stevanato, ceo del gruppo omonimo

Due dei maggiori gruppi italiani che operano in Cina, Brembo e Stevanato, hanno confermato oggi la tenuta e gli investimenti nel mercato del Dragone nel primo trimestre dell'anno.

Brembo che ha chiuso il trimestre con risultati a livello di gruppo in calo del 4,7% a 957 milioni, accusando cali significativi nel settore dei veicoli commerciali (-13%) e nei motocicli (-17%), in Cina ha sostanzialmente mantenuto le sue quote con un calo di fatturato limitato allo 0,8%, mentre in India, dove il mercato è concentrato soprattutto sulle due ruote, il calo è stato del 3,9%.

Il gruppo bergamasco, leader mondiale nella fornitura di impianti frenanti, ha di recente confermato l'impegno strategico nel mercato cinese con l'inaugurazione lo scorso aprile del primo Innovation Lab a Shanghai dove verranno studiate soluzioni all'avanguardia per la mobilità del futuro. Sul piano dei prodotti, al salone dell'auto di Shanghai, all'inizio del mese, Brembo ha presentato un'innovazione tecnologica destinata a migliorare considerevolmente le prestazioni delle auto che la adotteranno.  

Il Greentell set, questo il nome del prodotto, è composto da un nuovo disco e pastiglie caratterizzati da prestazioni superiori, maggiore durata, resistenza alla corrosione e riduzione delle emissioni: la sua versatilità lo rende adatto a tutti i tipi di veicoli, dai Nev, i New energy vehicle ai motori a combustione, dalle auto premium ai veicoli commerciali leggeri.

Greentell riflette le caratteristiche chiave del prodotto: da un lato la riduzione dell'impatto ambientale sino all’85% e, dall'altro, la ricerca alla base di questi componenti per migliorare le prestazioni complessive del set, sia in termini di durata sia di riduzione delle emissioni di polveri.

Il gruppo Stevanato, leader internazionale nella fornitura di soluzioni per il contenimento e la somministrazione di farmaci, che opera in Cina dal 2012, nel primo trimestre di quest'anno ha registrato un aumento del fatturato a livello di gruppo del 9% a 256 milioni di euro, crescendo a doppia cifra nei prodotti a maggior valore aggiunto nel campo della diagnostica e biofarmaceutica.

Grazie allo stabilimento produttivo di Zhangjiagang, nella provincia dello Jiangsu, serve in prossimità partner e clienti farmaceutici operanti nell'area Asia Pacifico, che stanno investendo in farmaci di alto valore e si stanno espandendo nei mercati altamente regolamentati.

A Zhangjiagang, Stevanato produce soluzioni di contenimento di farmaci bulk, in particolare flaconi e carpule, destinati ai mercati delle biotecnologie e dei vaccini. La struttura, su una superficie di 30 mila mq. con produzioni attive 24 ore per sette giorni la settimana, occupa attualmente 207 dipendenti. 

Secondo Franco Stevanato, ceo del gruppo, la strategia è di essere autonomi in ogni regione chiave, così da mitigare i rischi legati a dazi e alle tensioni commerciali internazionali. L’azienda, quotata a Wall Street, conta oggi 19 siti in 10 paesi e continua a investire in Cina per servire meglio i clienti locali e sostenere la filiera biofarmaceutica cinese. Stevanato Group punta a servire la filiera locale dalla fase di sviluppo fino alla commercializzazione, posizionandosi come fornitore integrato per le aziende biofarmaceutiche cinesi e internazionali. (riproduzione riservata)

 


 


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