Il ministero del Commercio cinese ha messo in guardia il Messico dall'imporre le contromisure previste dal Paese, che prevede di aumentare al 50% i dazi sulle auto prodotte in Asia. "Ci auguriamo che il Messico sia estremamente cauto e ci pensi due volte prima di agire", ha affermato il ministero secondo quanto riporta Cnbc, aggiungendo che "Cina e Messico sono partner commerciali reciprocamente importanti. Non siamo disposti a vedere la cooperazione economica di entrambe le parti compromessa da questa situazione".
Il segretario all'Economia messicano, Marcelo Ebrard, ha dichiarato mercoledì che il Paese intende aumentare i dazi sui veicoli provenienti dall'Asia, in particolare dalla Cina, dal 20% al 50%. L'aumento necessita però ancora dell'approvazione del Congresso e le tariffe entreranno in vigore 30 giorni dopo, ha spiegato.
La mossa segue le pressioni degli Stati Uniti all'inizio di quest'anno affinché il Messico si allineasse ai propri dazi sulla Cina. Gli ufficiali messicani hanno successivamente proposto una strategia di "Fortezza Nord America" per frenare le spedizioni cinesi rafforzando nel contempo i legami commerciali tra Stati Uniti, Messico e Canada, un'idea accolta favorevolmente dal segretario al Tesoro degli Stati Uniti Scott Bessent. Dazi più alti aiuterebbero anche ad aumentare le entrate mentre l'amministrazione cerca di ridurre il deficit di bilancio del Messico, che si è allargato al suo massimo dal 1980 nel 2024.
"La Cina adotterà le misure necessarie per salvaguardare con risolutezza i suoi legittimi diritti e interessi", si legge nella dichiarazione del ministero del Commercio cinese. Di fronte all'abuso di "dazi da parte degli Stati Uniti", i Paesi dovrebbero salvaguardare il libero scambio e "la coercizione altrui non dovrebbe mai sacrificare gli interessi di terze parti", spiega Pechino.
Secondo il Wall Street Journal i dazi previsti dal Messico nei confronti della Cina rientrano in una più ampia proposta di bilancio federale che interesserebbe 52 miliardi di dollari di importazioni del Paese. Nel quadro delle attuali tensioni commerciali con gli Stati Uniti, le contromisure della Cina hanno incluso restrizioni alle esportazioni di minerali essenziali per la produzione di automobili e altre tecnologie avanzate. Le aziende cinesi hanno finito per dominare la filiera di approvvigionamento di molti di questi minerali.
Situato al confine meridionale degli Stati Uniti, il Messico beneficia dell'Accordo Stati Uniti-Messico-Canada (Usmca) per il commercio esente da dazi doganali tra i due Paesi. Tuttavia, l'intesa, entrata in vigore nel 2020, richiede che la quota di veicoli prodotta nella regione sia molto più elevata rispetto all'Accordo di libero scambio nordamericano che ha sostituito. (riproduzione riservata)