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Industria

Guerra dei chip, l'Olanda sospende l'intervento su Nexperia

Ma Zhang Xuezheng, il ceo cinese della società che è controllata dal gruppo Wingtech Technology di Jiaxing (Zhejiang), non è stato reintegrato e la guida rimane in mano a un manager tedesco. Le forniture di chip ai principali carmaker europei, la cui sospensione aveva generato l'intervento del governo olandese, dovrebbero riprendere con regolarità


20/11/2025 11:54

di Mauro Romano - Class Editori

settimanale
Zhang Xuezheng, già ceo di Nexperia

Il governo olandese ha sospeso il suo intervento sul produttore di chip cinese Nexperia, a seguito di colloqui costruttivi con le autorità cinesi. In precedenza, i Paesi Bassi avevano esercitato poteri di supervisione sull'azienda per tutelare tecnologie strategiche, temendo che alcune azioni di Wingtech Technology Co., proprietaria cinese della chipmaker, potessero compromettere le forniture della società alla filiera dell'automotive europea, in particolare quelle di Honda e Volkswagen.

Tuttavia resta incerto il ruolo del fondatore di Wingtech, Zhang Xuezheng, sospeso dalla carica di ceo di Nexperia dalla Camera di Commercio di Amsterdam il 7 ottobre su richiesta del management dell'azienda. La sua reintegrazione era una condizione posta da Wingtech per risolvere la disputa, che aveva anche creato tensioni tra la sede olandese e le operazioni cinesi riguardo a finanziamenti e controllo.

I Paesi Bassi hanno ritenuto sicuro restituire il controllo dell'azienda a Wingtech perché la sospensione di Zhang da parte del tribunale di Amsterdam resta valida. Wingtech ha sottolineato che il governo olandese dovrebbe ritirare il proprio supporto al procedimento contro Zhang, se intende realmente risolvere il problema, avvertendo che tali procedimenti rappresentano una minaccia alla continuità di Nexperia e, di conseguenza, alla sicurezza delle forniture ai Paesi Bassi ed Europa.

Il conflitto era iniziato a fine settembre, quando Karremans aveva invocato una legge risalente alla Guerra Fredda per ottenere poteri decisionali su Nexperia per un anno. In risposta, il governo cinese aveva imposto restrizioni all'export dai componenti prodotti nello stabilimento di Guangdong, in Cina, che assemblava chip a partire da wafer fabbricati in Europa e che rappresentavano circa metà dei volumi pre-crisi.

Un portavoce di Wingtech ha respinto le accuse del governo olandese, definite "infondate", riguardanti presunti comportamenti gestionali scorretti, sottolineando che non sono state fornite prove.

All'inizio del mese Bloomberg aveva riportato che i Paesi Bassi erano pronti a intervenire nel caso si fosse confermata l'esportazione di chip dallo stabilimento cinese. Il ministro Karremans ha dichiarato che ora esiste un "cauto ottimismo" sul fatto che le forniture di chip Nexperia stiano effettivamente riprendendo.

Il ritorno del controllo a Wingtech è stato possibile grazie a progressi nei colloqui di inizio mese tra funzionari cinesi e olandesi, con la partecipazione di Germania, Unione Europea e Stati Uniti. Per risolvere l'impasse, Pechino ha accettato di allentare le restrizioni all'export dallo stabilimento cinese di Nexperia, il più grande del suo genere al mondo.

NNexperia resta comunque  obbligata a fornire informazioni al governo riguardo trasferimenti di risorse produttive o proprietà intellettuale, ha precisato il ministero degli Affari Economici.

La decisione rappresenta un significativo allentamento della tensione in una disputa che ha evidenziato la natura globale delle catene di approvvigionamento e il crescente peso di Pechino sull'economia mondiale. La controversia aveva infatti minacciato di creare interruzioni per case automobilistiche come Honda e Volkswagen.

Nonostante il sollievo immediato sulle forniture, permangono questioni di lungo periodo. Dopo che le case automobilistiche hanno dovuto cercare alternative, il ruolo futuro di Nexperia nel settore potrebbe essere messo in discussione. Le preoccupazioni sull'azionariato cinese risalgono a tempo fa, poiché i dirigenti della chipmaker avevano già contattato il governo olandese alla fine del 2023.

 


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