Leapmotor supera le 500 mila unità consegnate dall’inizio del 2025, centrando con un mese e mezzo di anticipo l’obiettivo annuale iniziale e confermando una proiezione aggiornata che prevede di chiudere l’anno sopra quota 600 mila auto. La casa cinese dei veicoli elettrici, partner di Stellantis che ne possiede il 21% del capitale, ha annunciato il traguardo a ridosso della pubblicazione dei risultati finanziari del terzo trimestre, che mostrano per la prima volta una redditività stabile e margini in continuo miglioramento.
L’azienda ha inoltre ribadito l’ambizioso obiettivo di vendere 1 milione di veicoli nel 2026, sostenuto da una pipeline di nuovi modelli che include Lafa 5, D19 e A10. Intanto, però, sul mercato continuano a circolare con insistenza indiscrezioni riguardo a un possibile ingresso del colosso statale Faw nel capitale della società.
Nel terzo trimestre dell’anno Leapmotor ha registrato ricavi pari a 19,45 miliardi di yuan, equivalenti a circa 2,36 miliardi di euro, con un incremento annuo del 97,3% e un margine lordo del 14,5%, in netto miglioramento rispetto all’8,1% dello stesso periodo del 2024. L’utile netto ha raggiunto 150 milioni di yuan, pari a circa 18,2 milioni di euro, segnando il ritorno in territorio positivo dopo la perdita registrata un anno prima.
Il flusso di cassa operativo ha toccato 4,88 miliardi di yuan, circa 592 milioni di euro, mentre il free cash flow si è attestato a 3,84 miliardi di yuan, ossia circa 466 milioni di euro. A sostenere la solidità finanziaria del gruppo è inoltre un portafoglio di liquidità complessiva che, al 30 settembre, ammontava a 33,9 miliardi di yuan, equivalenti a circa 4,11 miliardi di euro.
Sul fronte industriale le consegne trimestrali hanno raggiunto 173.852 unità, con una crescita superiore al 100% su base annua e un’ulteriore accelerazione in ottobre, quando Leapmotor ha registrato un nuovo massimo storico di 70.289 veicoli consegnati. I modelli di punta continuano a sostenere il ritmo: la C10 ha superato le 200 mila unità cumulative a soli 18 mesi dal lancio, la B01 mantiene stabilmente volumi mensili oltre le 10 mila unità, e anche B10, C11 e C16 hanno superato la soglia delle 10 mila unità mensili nel trimestre.
Il modello Lafa 5, presentato in anteprima al Salone di Monaco, anticipa il debutto commerciale al 27 novembre, un giorno prima del previsto. L’auto, in prevendita in Cina a partire da 105.800 yuan, poco meno di 13 mila euro, punta al competitivo segmento delle compatte elettriche dove si confronta con Volkswagen ID.3, MG4, BYD Dolphin e Nio Firefly. Il lancio globale è previsto per il secondo trimestre del 2026.
Parallelamente, Leapmotor ha presentato il D19, primo modello della piattaforma di fascia alta destinata al segmento premium, mentre l’A10 debutterà al Salone di Guangzhou e porterà, per la prima volta in un veicolo sotto i 100 mila yuan, dotazioni come il Lidar e un’autonomia estesa. Con queste novità la Casa punta a rafforzare ulteriormente la sua presenza nei segmenti mainstream e a consolidare il posizionamento di marchio ad alta tecnologia e accessibile.
Sul fronte globale prosegue l'espansione avviata grazie alla joint venture Leapmotor International con Stellantis, che tra l’altro ha annunciato la proposta di sostituire nel board della società cinese il consigliere non esecutivo Douglas Ostermann (l’ex cfo da poco uscito dal gruppo) con Davide Mele, recentemente nominato a capo dell’area Product Planning di Stellantis. La rete internazionale ha superato i 700 punti vendita e assistenza in circa 30 mercati, con una forte presenza in Europa e una crescita significativa in Medio Oriente, Africa e Asia-Pacifico. In diversi Paesi europei, tra cui Germania, Francia e Italia, il marchio si è posizionato tra i primi tre brand cinesi di veicoli elettrici per volumi all’interno dei segmenti di riferimento.
L’azienda ha anche ampliato la propria presenza in Sud America, debuttando in Brasile con i modelli C10 e B10 e preparando una partecipazione al Salone di San Paolo. Per il 2026 è prevista la localizzazione produttiva in Malesia, seguita da un progetto simile in Europa entro fine anno, con lo stabilimento spagnolo di Saragozza come principale canditato.
Nonostante i solidi risultati finanziari e operativi, l’attenzione degli investitori resta però concentrata sulle indiscrezioni che riguardano un possibile ingresso di Faw Group nel capitale. Diversi media cinesi hanno riferito che la casa automobilistica statale avrebbe ottenuto il via libera regolamentare per acquisire una partecipazione - potenzialmente di maggioranza - attraverso un aumento di capitale, con un annuncio previsto entro le ultime due settimane di novembre.
Leapmotor ha negato con fermezza queste ipotesi, sottolineando che le due aziende collaborano esclusivamente sul piano tecnico, in base al memorandum d’intesa firmato il 3 marzo 2025, e che Faw non è al momento un azionista strategico né è in corso un’operazione di acquisizione.
La struttura azionaria attuale vede il fondatore Zhu Jiangming e le parti a lui collegate detenere il 25,8% del capitale, mentre Stellantis possiede il 21,26%. Nonostante ciò, le indiscrezioni continuano a circolare e restano un tema sensibile, considerato il potenziale impatto che un ingresso di Faw potrebbe avere sulla governance e sulle future strategie industriali del gruppo.
L’ingresso di Stellantis nella società risale al 2023, quando l’ex ceo Carlos Tavares mise in piedi l’operazione per «cavalcare l’avanzata cinese sull’auto elettrica». Un deal molto ben riuscito e che ha permesso al nuovo ceo Antonio Filosa di ereditare un asset molto interessante e che potrebbe anche svolgere un ruolo centrale nel nuovo piano industriale che l’ad presenterà entro la metà del 2026. Ma se nel frattempo il colosso cinese statale Faw rilevasse una quota di maggioranza relativa in Leapmotor questa mossa potrebbe diventare un grande ostacolo ai piani di Filosa. (riproduzione riservata)