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Industria

Rallenta il mercato dell'auto elettrica in Cina, sale l'Europa

Secondo i dati di Rho Motion, in luglio le vendite complessive di auto passeggeri in Cina sono scese, ma il tasso di penetrazione Ev è rimasto oltre il 50% per il terzo mese consecutivo. Il Vecchio Continente brilla con un +30% da inizio anno (2,3 milioni di unità), sostenuto da un incremento del 30% per le Bev


14/08/2025 10:11

di Mauro Romano - Class Editori

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In Cina, luglio ha registrato un -13% rispetto a giugno e un +12% su base annua nelle vendite di auto elettriche (Ev), portando il bilancio dei primi sette mesi a 6,5 milioni di unità (+29% da inizio anno). A trainare sono le auto 100% elettriche (Bev), in aumento del 40% da inizio anno, mentre i plug-in hybrid (Phev) crescono solo del 14% e segnano cali sia mensili (-15%) sia annuali (-10%).

Le vendite complessive di auto passeggeri in Cina sono scese, ma il tasso di penetrazione Ev è rimasto oltre il 50% per il terzo mese consecutivo. La pausa in alcuni programmi di sussidi statali ha inciso, ma dal terzo trimestre è già partito il nuovo round di finanziamenti per il piano di rottamazione, con ulteriori fondi attesi a ottobre.

Il rallentamento delle venite di Ev in Cina ha condizionato il dato del mercato globale che in luglio è cresciuto del 21% su base annua, il tasso di crescita più basso da inizio anno e in calo rispetto al +25% di giugno, secondo i dati di Rho Motion.

Secondo la stessa fonte tra gennaio e luglio di quest'anno sono stati venduti 10,7 milioni di veicoli elettrici a livello globale, il 27% in più rispetto allo stesso periodo del 2024.

"Nonostante le variazioni regionali, la traiettoria complessiva per l'adozione degli Ev nel 2025 resta decisamente positiva", commenta Charles Lester, data manager di Rho Motion.

 

Il Vecchio Continente brilla con un +30% da inizio anno (2,3 milioni di unità), sostenuto da un incremento del 30% per le Bev e del 32% per le Phev. Germania e Regno Unito sono i leader, con rispettivamente +43% e +32%. La Francia, pur in recupero a luglio (+9%), è ancora in rosso dell'11% da inizio anno, ma punta a rilanciarsi con il riavvio del programma di leasing sociale per famiglie a basso reddito dal 30 settembre.

L'Italia "sta emergendo come un Paese in rapida crescita", sottolinea poi Rho Motion: +40% da inizio anno e una penetrazione all'11% (contro però il 27% tedesco e oltre il 30% britannico), con prospettive di ulteriore accelerazione, grazie ai 600 milioni di euro di nuovi incentivi approvati dal governo.

Dall'altra parte dell'Atlantico, Stati Uniti, Canada e Messico segnano un modesto +2% da inizio anno (1 milione di unità). Un temporaneo rialzo è atteso nel terzo trimestre, prima della scadenza - il 30 settembre - del credito d'imposta Ira per i consumatori, seguito da un probabile calo.

Negli Usa i conti del secondo trimestre hanno evidenziato miliardi di dollari di costi extra dovuti ai dazi, solo in parte compensati dalla riduzione dell'obbligo di acquisto dei crediti Zev. Alcuni costruttori stanno ribilanciando la gamma verso motori endotermici a maggior marginalità. Ford, ad esempio, ha annunciato una nuova piattaforma universale Ev e il lancio nel 2027 di un pick-up elettrico di fascia media a 30 mila dollari con batterie Lfp. Sul fronte commerciale, Washington ha siglato accordi con Corea del Sud, Giappone e Ue per imporre un dazio del 15% sulle auto importate. (riproduzione riservata)


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