Volkswagen ha lanciato un allarme riguardo a potenziali interruzioni temporanee della produzione, a causa delle restrizioni imposte dalla Cina all'esportazione di semiconduttori prodotti da Nexperia, produttore di semiconduttori con sede nei Paesi Bassi e di proprietà cinese. Il titolo ha chiuso in calo del 2,17% a 90,35 euro a Francoforte.
Un portavoce del gruppo ha dichiarato alla Cnbc che, sebbene Nexperia non sia un fornitore diretto di Volkswagen, alcuni chip dell'azienda vengono comunque utilizzati in componenti forniti dai suoi fornitori diretti. "Siamo in stretto contatto con tutte le parti interessate, alla luce della situazione attuale, per identificare tempestivamente eventuali rischi e adottare le misure necessarie", ha spiegato il portavoce. "Tuttavia, considerata l'evoluzione dello scenario, non si possono escludere effetti a breve termine sulla produzione", ha aggiunto.
L'allerta di Volkswagen arriva a pochi giorni dalle dichiarazioni della Vda, l'associazione tedesca dell'industria automobilistica, secondo cui la disputa tra Cina e Paesi Bassi su Nexperia potrebbe comportare "significative restrizioni alla produzione nel prossimo futuro". Il mese scorso, infatti, il governo olandese ha assunto il controllo di Nexperia, in un'azione considerata altamente insolita, esautorando il presidente cinese e imponendo un nuovo ceo.
La decisione è stata motivata dal timore che, in caso di emergenza, la tecnologia dell'azienda potesse diventare indisponibile. In risposta, la Cina ha bloccato l'esportazione dei prodotti finiti dell'azienda, suscitando forti preoccupazioni nell'industria automobilistica europea. (riproduzione riservata)