MENU
Industria

Zhang Ruimin: ogni dipendente è un creatore di valore autonomo

Il fondatore di Haier, il gruppo cinese leader globale nella produzione di elettrodomestici bianchi, che in Italia ha acquisito Candy, è anche il creatore del RenDanHeYi, un modello organizzativo che si concentra sulla creazione di valore per il cliente attraverso l'autonomia e l'imprenditorialità dei dipendenti


04/08/2025 13:41

di Gabriele La Monica - Class Editori

desktop
Zhang Ruimin, fondatore di Haier

Zhang Ruimin, fondatore di Haier, di cui oggi è presidente emerito, è un imprenditore perfettamente controintuitivo rispetto agli stereotipi che sono stati associati nel tempo alla cultura industriale cinese. Zhang è anche il creatore del RenDanHeYi, un modello organizzativo che si concentra sulla creazione di valore per il cliente attraverso l'autonomia e l'imprenditorialità dei dipendenti. Il termine in cinese può essere tradotto come «integrazione tra persone e utente», evidenziando il legame tra il lavoro dei dipendenti e le esigenze del cliente.

Come spesso capita ai manager innovativi, la loro fama viene alimentata da una ricca aneddotica. Zhang non fa eccezione. La storia, raccontata da Simone Pieranni in «Tecnocina. Storia della tecnologia cinese dal 1949 ad oggi», vuole che un giovane Zhang negli anni ’80 diventi direttore di una fabbrica che produce frigoriferi scadenti. Esasperato dalle lamentele dei clienti un giorno raduna il personale nel cortile dello stabilimento e distrugge a martellate 76 frigoriferi. Da qui inizia il percorso che ha portato alla nascita di Haier e, a seguire, del modello RenDanHeYi.

Zhang nei giorni scorsi è stato in Italia per incontrare le aziende che hanno ricevuto lo ZeroDX Award 2024, il riconoscimento istituito in collaborazione con il Model Institute di Haier, per aver promosso una trasformazione organizzativa decentralizzata e focalizzata sull'utente, ispirata alla filosofia RenDanHeYi.

Poco avvezzo alle interviste, Zhang ha concesso a Milano Finanza un colloquio in esclusiva, che è stato l’occasione per comprendere più nel dettaglio il metodo RenDanHeYi, che il manager ha paragonato a un Rinascimento. «Il valore e la dignità di una persona dovrebbero essere nelle sue mani, non in quelle del ceo o di qualsiasi superiore. L’essenza di Zero Distance è che ogni persona è pienamente connessa al valore e alla dignità che crea», ha spiegato.

«Eliminando le gerarchie tradizionali RenDanHeYi consente a ogni dipendente di agire come un creatore di valore autonomo, direttamente responsabile nei confronti di clienti e stakeholder. Nel tempo queste micro-unità si connettono in modo dinamico in un ecosistema senza distanze e senza confini».

Secondo gli ultimi dati Euromonitor International, Haier è al terzo posto tra i produttori di elettrodomestici in Europa con una quota di mercato dell'8% e un fatturato di 3,8 miliardi di euro nel 2024. L'Italia è un mercato strategico per il gruppo. Nel 2019 l'azienda ha acquisito Candy, assieme ai marchi Hoover e Rosières, e nel 2023 ha inaugurato il nuovo quartier generale europeo: una struttura sostenibile di tre piani e 5.500 metri quadrati all'interno dell'Energy Park di Vimercate (Monza e Brianza).

Dallo scorso 1° luglio l'ex sito Candy di Brugherio è stato convertito in European Service Hub del gruppo. La scelta punta a trasformare il polo in un nuovo modello operativo dedicato a logistica, ricambi e sostenibilità, con un investimento di 8,3 milioni di euro.

Haier ha un rapporto privilegiato con l’Italia grazie anche a una comune matrice culturale. «La cultura italiana, caratterizzata da innovazione e individualismo, rappresenta un terreno fertile affinché il RenDanHeYi possa davvero radicarsi e prosperare», ha spiegato Zhang. In Italia molte aziende hanno adottato la filosofia RenDanHeYi.

Zhang ne ha incontrate tre - Var Group, Gummy Industries e Asa Group - per riconoscerne i risultati, approfondirne l'impegno e sostenerne l'adattamento del modello a livello locale. «Il premio ZeroDX non è solo un riconoscimento dell’innovazione organizzativa ma anche un incoraggiamento a una trasformazione culturale più profonda. Speriamo di veder partecipare un numero sempre maggiore di aziende impegnate nell’innovazione strutturale e nel cambiamento organizzativo. Attraverso la piattaforma ZeroDX vogliamo esplorare un nuovo paradigma, che ridefinisca il modo in cui le persone collaborano, prendono decisioni e co-creano valore».

La visita di Zhang fa parte del più ampio Zero Distance Excellence Journey. «Quest'anno l'obiettivo è mettere in contatto le organizzazioni premiate in Italia, Giappone e altri Paesi che stanno mettendo in campo nuovi modelli di gestione in linea con le necessità dell'era digitale. Un modo per celebrare il lavoro delle organizzazioni di tutto il mondo nell'eliminare la distanza».

Zhang dall’Italia è poi volato in Giappone, che ospiterà la cerimonia di inaugurazione del RDHY Japan Research Center destinato a diventare il centro nazionale per la ricerca e la promozione del RenDanHeYi di Haier. (riproduzione riservata)


Chiudi finestra
Accedi