Pechino si prepara ad accendere i riflettori sulla XII edizione della Notte Italiana, l’evento di punta della Camera di Commercio Italiana in Cina, in programma il 21 novembre al China World Summit Wing Hotel. Una serata dedicata all’eccellenza del Made in Italy e alle relazioni economiche e culturali tra i due Paesi, quest’anno ispirata al tema “Night on the Slopes”, un viaggio immersivo nella tradizione alpina italiana e nell’atmosfera che precede i Giochi Olimpici Invernali Milano Cortina 2026
A precedere il gala, nella stessa giornata si terrà il China-Italy Business Symposium, appuntamento di alto profilo che riunirà rappresentanti delle imprese italiane in Cina e funzionari del Ministero del Commercio cinese (Mofcom). L’incontro offrirà una piattaforma di dialogo su politiche economiche, investimenti e sviluppo industriale, in un momento particolarmente dinamico per l’economia cinese, tra nuove regolamentazioni e mutamenti globali
«La presenza ufficiale del Mofcom alla nostra iniziativa conferma la relazione diretta e il dialogo aperto della Camera di commercio italiana in Cina con un'istituzione strategica del governo cinese in un momento in cui si aprono nuove opportrunità di collaborazione tra le imprese italiane nel mercato cinese alla vigilia del varo del nuovo piano quinquennale di sviluppo», ha sottolineato Lorenzo Riccardi, presidente della Camera di commercio. «Il fatto che la Cina punterà con ancora maggiore decisione su innovazione, sostenibilità e consumi interni apre maggiori prospettive alla collaborazione bilaterale», ha spiegato Riccardi, parlando dell'attualità del China-Italy Business Symposium, che chiude un ciclo di analoghe iniziative organizzate dalla Camera di commercio a Canton e Hong Kong nel corso di quest'anno.
Secondo Riccardi, le aziende italiane continuano a guardare con interesse al mercato locale. «La maggioranza delle imprese italiane con presenza in Cina ritiene che il mercato continui a essere prioritario nelle strategie di gruppo», ha osservato facendo riferimento a un recente sondaggio tra gli oltre 800 associati alla Camera di commercio, ricordando tuttavia le sfide legate alla concorrenza interna, ai dazi e all’instabilità geopolitica. Sul fronte delle opportunità, sottolinea «la crescente domanda di prodotti di nicchia e alta gamma, la spinta all’innovazione e l’apertura delle città di seconda e terza fascia».
Al centro del dibattito anche la transizione energetica, illustrata da Gianni Di Giovanni, ceo di Eni China. Il settore, afferma, sta vivendo «una profonda trasformazione», accelerata dagli obiettivi climatici cinesi e dall’avanzamento tecnologico. Di Giovanni evidenzia come la Cina stia ponendo le basi per lo sviluppo dell’idrogeno verde, dei sistemi di cattura, utilizzo e stoccaggio del Carbonio, cioè le tecnologie che catturano l'anidride carbonica da fonti industriali o dall'atmosfera e dei biocarburanti, in particolare i Saf (sustainable aviation fuel, ndr), destinati a diventare un pilastro della decarbonizzazione del trasporto aereo. Tuttavia, segnala criticità che richiedono attenzione: «i costi dei Saf oggi sono da due a cinque volte superiori al jet fuel fossile e l’assenza di obiettivi vincolanti di miscelazione frena gli investimenti». Da qui l’appello a un quadro politico più chiaro e alla creazione di «un canale stabile di cooperazione tra Italia e Cina, con progetti pilota e scambio di best practice» per sostenere la transizione in modo efficace.
La Notte Italiana, che nella scorsa edizione ha visto la partecipazione di oltre 500 ospiti, si conferma così non solo un evento di promozione culturale, ma anche un punto d’incontro strategico per imprese, istituzioni e stakeholder, rafforzando un legame bilaterale sempre più orientato alla collaborazione e all’innovazione. (riproduzione riservata)