Il ministro degli Esteri Antonio Tajani e il suo omologo cinese, Wang Yi hanno presieduto oggi, a Villa Madama, a Roma, la XII sessione del Comitato intergovernativo Italia-Cina, principale strumento di impulso del partenariato strategico globale (avviato nel 2004) von il compito di favorire la collaborazione nei diversi settori del partenariato.
Vi hanno partecipato alcuni dei più importanti imprenditori italiani che hanno presentato alla delegazione cinese le rispettive imprese: Enrico Marchi presidente di Save, il gruppo veneto che tra l'altro gestisce l'aeroporto San Marco di Venezia, collegato alla Cina con un volo diretto, Lamberto Frescobaldi per Unione Italiana Vini, Roberto Vavassori per Anfia, l'associazione della filiera dell'automotive, Federico Bricolo per Verona Fiere, Elena Zambon per Zambon Pharma, Luigi Scordamaglia per Filiera Italia e Paolo Mascarino per Federalimentare.
L'incontro ha offerto l'opportunità per esaminare lo stato delle relazioni bilaterali e rafforzare la cooperazione in numerosi settori, a partire dai rapporti economici e commerciali, con l'impegno comune a intensificare e riequilibrare gli scambi commerciali, eliminando gradualmente quelle barriere che limitano l'accesso al mercato e impediscono di sfruttare appieno il potenziale delle due economie.
La bilancia commerciale tra i due paesi è da anni deficitaria per l'Italia, con un trend che si va ampliando: nei primi otto mesi di quest'anno, secondo dati delle dogane cinesi, l'export italiano verso la Cina è diminuito del 9,5% a poco più di 16 miliardi mentre le importazioni dalla Cina sono cresciute del 6,5% a 33 miliardi.
I tre tavoli di lavoro previsti focalizzano in particolare le questioni economiche e finanziarie; cultura e società civile; scienza, tecnologia e alta formazione. Tajani e Wang Yi hanno anche avuto un colloquio sui temi della cooperazione bilaterale e sulle principali crisi internazionali. (riproduzione riservata)