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Ecco i buyer più interessati al Made in Italy su Alibaba.com

Ogni regione d'Italia è culla di prodotti diversi. L'obiettivo è fare in modo che tutti siano presenti sulla piattaforma, visibili ai buyer di oltre 200 Paesi nel mondo, sottolinea Di Kuo Zhang, General Manager di Alibaba.com, che prevede di chiudere l'anno con una crescita dei seller a doppia cifra


26/10/2022 15:32

di Francesca Gerosa - Class Editori

settimanale
Kuo Zhang, general manager Alibaba

Qualcuno potrebbe pensare che l'e-commerce B2B sia "freddo" o distaccato dal “calore” del Made in Italy, ma questa non è l’esperienza su Alibaba.com. “Registriamo, infatti, una forte e crescente domanda, da tutto il mondo, di prodotti italiani. Questo non solo per la loro qualità e il loro prestigio, ma anche per lo storytelling: le aziende familiari di lunga data, la manifattura, l'eccellenza del “fatto a mano”. Ogni regione d'Italia è culla di prodotti diversi. Il nostro obiettivo è fare in modo che tutti siano presenti sulla piattaforma, visibili ai buyer di oltre 200 Paesi nel mondo”, ha sottolineato Kuo Zhang, General Manager di Alibaba.com.

Uno sguardo al mercato B2B italiano
Alibaba Group ha aperto il suo ufficio in Italia nel 2015, il primo in Europa continentale, e da allora sono stati raggiunti molti traguardi “insieme alle aziende italiane che hanno investito sulla nostra piattaforma perché in questi anni hanno capito che lo strumento digitale è diventato ancora più indispensabile e che la sopravvivenza stessa del business dipende anche da una forte presenza online”, ha aggiunto Zhang, ricordando che l'ultima volta che ha visitato l'Italia, nel 2019, Alibaba.com, il primo marketplace lanciato da Alibaba Group nel 1999, aveva appena iniziato a operare nel nostro Paese. “Ho incontrato giovani imprenditori, pieni di energia ed entusiasmo. L'Italia è stato il primo mercato europeo in cui abbiamo lanciato Alibaba.com e fin da subito abbiamo avuto una visione chiara di ciò che volevamo raggiungere. Eravamo determinati nel diffondere la nostra mission: rendere facile (alle imprese italiane) fare business ovunque. Sono felice di poter dire che il tempo ci ha premiato e, soprattutto, ha premiato loro”.

Il gruppo ha creato sinergie con le aziende locali di tutto il Paese – dal Nord al Sud fino alle Isole – parlando con loro e cercando di comprendere le loro attività. Ha creato una rete di partner (dalle istituzioni governative come Ice, alle banche, associazioni di categoria locali, aziende di trasformazione digitale e molto altro) “che ci ha aiutato a offrire il giusto supporto a tutti i diversi tipi di Pmi. La nostra priorità è da sempre quella di collaborare con le aziende sulla nostra piattaforma, le aiutiamo a valorizzare il loro patrimonio portandolo ai clienti di tutto il mondo, dando loro la possibilità di investire per creare l'ambiente giusto e prosperare attraverso azioni come il lancio dell’Italian Pavilion, e l’importante accordo con ICE per facilitare l'ingresso delle aziende sulla piattaforma, oltre ad aver creato un team locale dedicato”, ha precisato Zhang.

Permettere alle Pmi locali di crescere
La creazione dell’Italian Pavilion è stata fondamentale per rendere l'offerta locale più attraente e appetibile per i buyer di tutto il mondo. I risultati raggiunti hanno dimostrato che l'approccio era quello giusto. I prodotti italiani suscitano un grande e crescente interesse nei 40 milioni di acquirenti presenti sulla piattaforma: attualmente ci sono 91.000 prodotti su Alibaba.com (+100% negli ultimi 2 anni) e i visitatori sono cresciuti notevolmente negli ultimi 2 anni: oltre il 55%. “Prevediamo di chiudere l'anno con una crescita dei seller a doppia cifra e con un aumento della domanda, che attualmente è confermata dalle 9.000 richieste mensili che ricevono regolarmente le aziende italiane”, ha stimato.

Tra i Paesi di provenienza dei buyer più interessati al Made in Italy ci sono Stati Uniti, Regno Unito, Germania, Australia e Arabia Saudita. Su Alibaba.com sono presenti oltre 40 categorie merceologiche, l'eccellenza italiana del food & beverage rappresenta il 39% delle aziende italiane ed è cresciuta del +238% negli ultimi 2 anni, mentre il settore beauty è cresciuto del +182%. Grandi livelli di crescita anche per tutte le altre categorie che sono a monte dei processi produttivi. Ne è un esempio il numero di Pmi italiane del settore Machinery che su Alibaba.com è cresciuto del +517% rispetto a 2 anni fa.

"Siamo orgogliosi che sempre più aziende condividano con noi i loro traguardi. Cito l’esempio di una delle storie di successo che ho ascoltato, viene dall'Abruzzo e si tratta di un'azienda a conduzione familiare produttrice di olio d'oliva, la Ursini. Grazie ad Alibaba.com sono riusciti ad esportare il loro pregiato olio d'oliva in tutto il mondo, compresi Australia, Germania e Bangladesh", ha sottolineato il General Manager di Alibaba.com.

Alibaba.com non è solo un marketplace dove domanda e offerta si incontrano, ma è una piattaforma altamente innovativa. “Il nostro sviluppo tecnologico è infatti costante, grazie alla continua integrazione di strumenti digitali avanzati - come la Marketing Automation - che permettono ai seller italiani di valorizzare al meglio l'unicità dei loro prodotti e di esportare il "Made in Italy" a livello globale. Da non dimenticare, ovviamente, il live streaming: ospitiamo 28 fiere digitali all'anno, che attraggono più di 8 milioni di buyer. Stiamo inoltre sviluppando continuamente strumenti e prodotti, e di recente abbiamo implementato innovazioni come la VR e la tecnologia Cloud”, ha indicato il manager.

Le prossime tappe
Secondo l'Osservatorio Digital B2B della School of Management del Politecnico di Milano, l'eCommerce B2B – inteso come il valore delle transazioni con cui gli ordini vengono scambiati in formato digitale – raggiungerà i 453 miliardi di euro nel 2021, +12% rispetto al 2020, nonché il 21% del totale delle transazioni B2B italiane. Dopo il primo anno di pandemia, l'indicatore ha ripreso a crescere in valore assoluto e ha aumentato dell'1% la sua incidenza sul fatturato totale italiano. “Sono tutti segnali positivi che dovrebbero incoraggiare prima i marketplace e poi le imprese a investire di più per creare l'ambiente ideale per l'export. Da parte nostra, abbiamo in programma diverse iniziative per coinvolgere le parti interessate, come il Partner Program che avvieremo nel corso dell'anno. Inoltre, continueremo a investire sulla formazione e sull'ottimizzazione dei prodotti per sostenere la trasformazione digitale delle Pmi”, spiega Zhang. “Anche il potenziamento della supply chain sarà un passo fondamentale che permetterà di offrire l'integrazione della nostra tecnologia per abilitare pagamenti, logistica, ecc. Tutti servizi”, ha concluso, “che aiutano a migliorare la customer experience e che le Pmi saranno libere di scegliere”. (riproduzione riservata)


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