Alle imprese europee la Repubblica popolare continua a offrire una capacità manifatturiera senza eguali e una solida base di innovazione, ma i rischi sono in aumento. Alimentati anche dall'aggressiva politica di esportazione del Dragone verso la Comunità europea
Pechino ha ulteriormente liberalizzato il free trade port dell'isola nel Mar cinese meridionale, per fare concorrenza a Singapore e Hong Kong, non solo come porta d'ingresso al mercato ma anche come centro di produzione e per la ricerca. Senza trascurare il richiamo turistico
Il Ministero del Commercio estero vara una tariffa a partire dal 21,9% che colpisce particolarmente l'export di prodotti italiani che negli ultimi anni hanno registrato una notevole crescita. L'entrata in vigore è stata fissata al 23 dicembre. La settimana scorsa è stata la volta delle carni suine europee
Le vendite al dettaglio sono aumentate dell'1,3% la metà di quanto previsto dagli economisti. Gli investimenti in beni strumentali, inclusi quelli nel settore immobiliare, sono poi calati del 2,6% nel periodo gennaio-novembre rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Calano i prezzi delle abitazioni
Esportare prodotti di largo consumo, auto elettriche ed elettronica, ai livelli record come è stato quest'anno, sarà più difficile, ma i nuovi driver che possano far fronte alla sfida mondiale, dazi compresi, non sono a portata di mano, perché la crisi dell'immobiliare e i bassi consumi deprimono il clima economico
Allineandosi alla politica di Trump, la presidente Sheinbaum ha spinto per fare approvare una legge che porta fino al 50% le tariffe su 1.400 prodotti provenienti dai mercati asiatici a partire dal prossimo gennaio. Verrà colpito soprattutto il settore auto che i cinesi controllano con una quota di mercato del 20%
L'Ambasciata di Pechino, guidata da Massimo Ambrosetti, ha rilasciato un report sulle opportunità che il mercato della repubblica popolare offre alle imprese alla vigilia del varo del 15° piano quinquennale che porterà la Cina sul tetto dell'economia mondiale
È il livello più alto degli ultimi 24 mesi e gli analisti prevedono che possa essere un segnale positivo per il 2026. I prezzi alla produzione, soprattutto per i beni durevoli, continuano invece a diminuire, 2,7% nei primi 11 mesi dell'anno
Il Fondo monetario internazionale rivede al rialzo la crescita del pil cinese ma avverte che occorre cambiare il modello di sviluppo da quello attuale basato sulla produzione a uno basato sui consumi, obiettivo previsto nel piano quinquennale (2026-2030) in corso di definizione da parte del governo di Pechino
Lo ha comunicato il presidente americano, specificando che l'autorizzazione non riguarda i prodotti di ultimissima generazione di Nvidia, che dovrà comunque pagare al governo Usa il 25% del suo fatturato cinese. L'amministrazione Usa si sta muovendo sulla stessa linea che per gli altri produttori di chip
L'ex ministro dela Tesoro Giovanni Tria ha risposto alle domande di Class Cnbc durante i China Awards 2025. Secondo l'economista, l'Ue dovrebbe aprire i mercati verso Africa, Cina e altri Paesi, non con dazi, ma favorendo il libero scambio di tecnologie e investimenti, fondamentale anche per la transizione ecologica
Oltre 1000 miliardi di dollari l'attivo commerciale della Repubblica popolare, alimentato dalla crescita a doppia cifra degli scambi con i paesi Asean, sudest asiatico, e dell'8% con l'Unione europea, mentre l'export verso gli Stati Uniti è crollato nell'anno di quasi il 30%. Negativo il trend con l'Italia, con l'export verso la Cina in calo
Due le ragioni fondamentali che spiegano le mosse dei due grandi costruttori europei: componenti, batterie comprese costano il 50% in meno che in Europa e il time to market è quasi dimezzato. Vw produrrà in Cina 30 modelli EV nei prossimi cinque anni in un nuovo centro di sviluppo a Hefei nella provincia dell’Anhui, a circa 400 chilometri da Shanghai
Saranno implementati in totale 19 compiti chiave, tra cui il rafforzamento dell'integrazione dell'intelligenza artificiale, la creazione di nuovi scenari e forme di consumo e il potenziamento del supporto fiscale e finanziario. Verranno spinti prodotti per bambini e anziani, articoli verdi, per la moda e lo sport
Huang, fondatore e ceo del gruppo americano all'avanguardia nei microprocessori per l'Ai, teme di perdere l'enorme mercato della Repubblica popolare, perché il blocco deciso dal presidente americano spinge sempre di più le big tech cinesi a investire sulle tecnologie domestiche che stanno rapidamente evolvendo