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Nvidia a Amd potranno vendere i Cina i loro chip pagando dazio

Lo ha comunicato il presidente americano, specificando che l'autorizzazione non riguarda i prodotti di ultimissima generazione di Nvidia, che dovrà comunque pagare al governo Usa il 25% del suo fatturato cinese. L'amministrazione Usa si sta muovendo sulla stessa linea che per gli altri produttori di chip


09/12/2025 12:24

di Mauro Romano - Class Editori

settimanale
Un frame da uno dei video promozionali di Nvidia Riva

Il presidente Usa, Donald Trump, ha annunciato la rimozione dei controlli sulle esportazioni dei chip per l'AI H200 di Nvidia autorizzandone l'invio in Cina. Non rientrano però nell'intesa i chip di ultima generazione della società: Blackwell e Rubin.

«Ho informato il presidente cinese Xi che gli Stati Uniti consentiranno a Nvidia di spedire i suoi prodotti H200 a clienti approvati in Cina e in altri Paesi, a condizioni che consenta di mantenere una forte sicurezza nazionale. Il presidente Xi ha risposto positivamente! Il 25% sarà versato agli Stati Uniti d'America», ha scritto Trump su Truth Social, implicando che il 25% dei ricavi di Nvidia derivanti dalle vendite di questi chip andrà al governo americano.

La notizia arriva dopo l'incontro di Trump con il ceo di Nvidia, Jensen Huang, la scorsa settimana. Il presidente Usa ha ripetutamente affermato che gli Stati Uniti devono vincere la corsa globale all'intelligenza artificiale, nonostante la Cina abbia investito molto nel settore a livello nazionale.

«Applaudiamo la decisione del presidente Trump di consentire all'industria americana dei chip di competere per sostenere posti di lavoro ben retribuiti e la produzione in America. Offrire H200 a clienti commerciali approvati, verificati dal dipartimento del Commercio, rappresenta un equilibrio ponderato che è ottimo per l'America», ha detto un portavoce di Nvidia alla Cnn.

Trump, nel suo post su Truth Social, ha anche affermato che il dipartimento del Commercio sta finalizzando un approccio simile per Amd, Intel e altre aziende americane produttrici di chip. «Amd elogia la leadership del presidente Trump nel trovare un approccio ponderato alle politiche di esportazione che consenta alle aziende statunitensi di competere a livello globale», ha dichiarato un portavoce di Amd, aggiungendo che "la decisione del presidente rafforza la competitività americana, sostiene posti di lavoro nazionali di alto valore e stimola gli investimenti e la crescita americani nel settore dei semiconduttori".

La decisione arriva dopo che Trump ha raggiunto accordi con i produttori di chip all'inizio di quest'anno, tra cui un'intesa con Nvidia e Amd che gireranno al governo degli Stati Uniti il 15% dei ricavi derivanti dalle vendite di chip alla Cina. Trump ha anche annunciato ad agosto che il governo avrebbe acquisito una quota del 10% in Intel. (riproduzione riservata)


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