Sono tre aziende all'avanguardia di un comparto che stando alla Commissione Nazionale per lo Sviluppo e le Riforme di Pechino conta oltre 150 operatori, che nel complesso proiettano il Dragone al primo posto, davanti agli Usa, in questa categoria di prodotti, secondo la società di consulenza Horvath
Franco Barazzutti, imprenditore di terza generazione, ha aperto la filiale cinese nel 2005 con 20 dipendenti. Oggi ne conta 300 ed è diventato fornitore delle grandi case automobilistiche a cui quest'anno ha fornito 300 milioni di componenti per i climatizzatori montati sulle auto
Il 2025 ha segnato la leadership globale delle quattroruote del Dragone sulle concorrenti giapponesi, che hanno dominato il mercato per vent'anni. Intanto Byd, il gruppo di Shenzhen fondato da Wuang Chuanfu, surclassa la Tesla con 800 mila auto vendute in più
Le costruirà per consegna 2029 il cantiere Guangzhou Shipyard International Company per un investimento complessivo da parte del gruyppo italiano di 86 milioni di dollari. Consentiranno un risparmio del 20% nel consumo di carburante nonostante un aumento del carico utile del 10%
L'ingresso del gruppo statale cinese nel capitale di Leapmotor potrebbe creare dei problemi di governance tra pubblico e privati. Per ora le due case cinesi svilupperanno insieme nuovi modelli di auto elettriche, mentre in Europa dovrebbe partire quest'anno la produzione insieme a Stellantis
Alle imprese europee la Repubblica popolare continua a offrire una capacità manifatturiera senza eguali e una solida base di innovazione, ma i rischi sono in aumento. Alimentati anche dall'aggressiva politica di esportazione del Dragone verso la Comunità europea
Eurasia Motor Company, la società bresciana che importa i modelli Great Wall, Haval e Foton, segna un +115% nel livello di immatricolazioni. Il record va però a Byd che in Europa ha venduto 160 mila auto nei primi 11 mesi segnando un +276%
Il gruppo di Imola, leader internazionale nella produzione di componenti per motori elettrici, sta completando un nuovo impianto produttivo che entrerà in funzione nel secondo semestre 2026. Lo scorso aprile aveva avuto una linea di credito di 10 milioni da Banco Bpm per finanziare l'investimento
Il produttore veneto di sniker di lusso guidato da Silvio Campara, che negli ultimi anni è cresciuto fino a 655 milioni di ricavi nel 2024, è stato ceduto per una cifra di circa 2,5 miliardi di dollari, 10 volte l'ebitda attesoper quest'anno. Nel deal entra anche il fondo sovrano di Singapore Temasek
È l'ottavo che il gruppo italiano che fa capo alla holding Maire conquista nella Repubblica popolare. L'impianto, con una capacità di 2.700 tonnellate al giorno, consentirà di ridurre del 35% il consumo di vapore e del 16% l'uso di acqua di raffreddamento rispetto ai metodi convenzionali
Il gruppo cinese, leader mondiale di settore, ha affidato al robot Xiaomo le fasi di fine linea e i test di resistenza interna in corrente continua, ovvero gli ultimi controlli funzionali prima che i pacchi batteria lascino la linea di produzione. Vantaggi: dal 15 al 30% di costi in meno, più qualità nel prodotto e sicurezza per gli operatori
Le vendite globali di autovetture sono destinate a raggiungere 81,3 milioni di unità nel 2025, il livello più alto degli ultimi otto anni, secondo le previsioni del Center for Automotive Research. In Europa cresce solo il mercato tedesco, Francia e Italia sono in calo
Lo ha confermato Ding Yongfei, direttore globale Qualità del gruppo cinese, intervenuto in Aragona in occasione della presentazione di Lieder Automotive. Lo stabilimento Stellantis di Zaragoza sarà parzialmente riconvertito per la produzione dell'elettrico, anche con fondi del governo spagnolo
Germania, Francia, Spagna e Italia sono i maggiori esportatori verso il mercato della Repubblica popolare che è il maggiore al mondo, nonostante i consumi siano in calo. Le nuove tariffe in vigore da subito sono una ritorsione per i dazi imposti dalla Ue sull'importazione in Europa di veicoli elettrici cinesi
Le vendite al dettaglio sono aumentate dell'1,3% la metà di quanto previsto dagli economisti. Gli investimenti in beni strumentali, inclusi quelli nel settore immobiliare, sono poi calati del 2,6% nel periodo gennaio-novembre rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Calano i prezzi delle abitazioni