Semestre molto positivo trainato dalle vendite in Asia per Brunello Cucinelli, il brand umbro di menswear in piena controtendenza nel mercato del lusso.
In particolare, la Cina ha registrato un incremento dei ricavi a doppia cifra, «significativo e ben distribuito su tutto il territorio e in entrambi i trimestri, a ulteriore conferma della solidità del trend di crescita del nostro brand», ha precisato lo stilista e presidente esecutivo, «continuiamo a intravedere in questo mercato un potenziale di crescita molto importante, che intendiamo valorizzare mantenendo l’assoluta esclusività della presenza del nostro marchio».
Le vendite in Asia sono state pari a 195,7 milioni di euro, in aumento del +13%, a cambi costanti, rispetto al primo semestre 2024, con un peso del 28,6% sul fatturato globale, e registrano la performace migliore a livello globale dal momento che le Americhe hanno segnato un +8,7% a/a (+10% a cambi costanti), l'Europa un +10% (+9,6% a cambi costanti) e l'Asia un +12,5% (+13% a cambi costanti).
Il risultato del semestre nel mercato asiatico si conferma di grande rilievo, consolidando appieno gli ottimi risultati già ottenuti nel primo trimestre. «L'atmosfera che respiriamo nei confronti della nostra Casa di Moda ci porta con serenità ad immaginare per gli anni 2025 e 2026 una sana e bella crescita del fatturato intorno al 10%», ha spiegato Cucinelli, confermando le guidance di fatturato.
«Stiamo per completare il grande piano di investimenti per la produzione artigianale Made in Italy 2024-2026. Questo piano sarà ultimato entro novembre, con circa 8 mesi di anticipo e questo progetto ci consentirà di lavorare serenamente sino al 2035», ha sottolineato poi Cucinelli. Gli investimenti nel 2025 saranno intorno al 10,5% e «nel 2026 e nel 2027 saranno intorno al 7%», ha detto il presidente agli analisti, confermando che nell'anno in corso la marginalità Ebit sarà «in leggero miglioramento».
«Il gradimento per le nostre collezioni si è rivelato altissimo, come chiaramente testimoniato dai risultati conseguiti. La collezione primavera-estate 2025 ha rappresentato il cuore pulsante delle vendite retail del semestre, mentre la raccolta ordini della collezione autunno-inverno 2025/26, già conclusa all’inizio dell’anno con riscontri molto positivi, si è puntualmente tradotta in ricavi nel canale wholesale nell’ultima parte del primo semestre», ha precisato una nota dellasocietà, sottolineando l’importante contributo di vere novità di prodotto in tutte le categorie. (riproduzione riservata)