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Politica

Cina, è continuato in giugno il calo dei prezzi alla produzione

La spirale deflazionistica non si arresta: il lievissimo rimbalzo dei prezzi al consumo il mese scorso è stato generato dai sussidi previsti dal governo a chi sostituisce elettrodomestici, auto elettriche e prodotti elettronici. Ma non si vede ancora una ripresa diffusa dei consumi, mentre è probabile che continuerà la guerra dei prezzi


09/07/2025 16:01

di Alberto Chimenti - Class Editori

settimanale

I prezzi alla produzione in Cina sono scesi del 3,6% a livello annuale a giugno, il calo più consistente da quasi due anni, mentre una guerra dei prezzi sempre più intensa si è diffusa in un'economia già alle prese con una domanda dei consumatori debole.

L'indice dei prezzi al consumo è poi aumentato dello 0,1% su base annua a giugno, secondo i dati diffusi dall'Ufficio Nazionale di Statistica, tornando in territorio positivo dopo quattro mesi consecutivi di cali. Gli economisti avevano previsto una lettura invariata. L'inflazione core, che esclude i prezzi di cibo ed energia, è aumentata dello 0,7% su base annua, l'aumento più consistente da 14 mesi.

Il calo dei prezzi alla produzione, tuttavia, è stato peggiore delle attese (-3,2% a/a il consenso degli economisti) e rappresenta la diminuzione più marcata da luglio del 2023, secondo i dati Lseg. La lettura è bloccata in una spirale deflazionistica da settembre 2022.

«È troppo presto per dichiarare la fine della deflazione in questa fase, dato che la dinamica del settore immobiliare continua a indebolirsi e la campagna anti-involution è ancora alle fasi iniziali», afferma Zhiwei Zhang, presidente ed economista capo di Pinpoint Asset Management. La parole involution, nota colloquialmente come "neijuan" in Cina, si riferisce alle guerre dei prezzi che affliggono alcuni settori dei beni di consumo.

La scorsa settimana, i responsabili politici cinesi, in una riunione di alto livello presieduta dal presidente Xi Jinping, hanno criticato l'eccessiva concorrenza sui prezzi tra le aziende cinesi per attrarre i consumatori e smaltire le scorte in eccesso, mentre l'ondata di dazi statunitensi ha messo a rischio la redditività delle esportazioni verso il più grande mercato di consumo al mondo.

Pechino ha promesso di inasprire i regolamenti contro queste pratiche aggressive di riduzione dei prezzi, che non sono riuscite a influenzare il comportamento dei consumatori ma hanno intaccato i margini di profitto delle imprese. Gli utili delle aziende industriali sono crollati del 9,1% a maggio su base annua, registrando il calo più marcato da ottobre dello scorso anno.

Il leggero rimbalzo dei prezzi al consumo del mese scorso è stato favorito da un programma di sostituzione dei beni di consumo, che offre sussidi per elettrodomestici, prodotti elettronici e veicoli elettrici, spiega Zichun Huang, economista per la Cina di Capital Economics. Tuttavia, questo stimolo dovrebbe attenuarsi nella seconda metà dell'anno, compromettendo l'inflazione di fondo se il problema della sovrapproduzione dovesse persistere.

«Con l'offerta di beni che continua a superare la domanda, l'eccesso di capacità produttiva fa prevedere che le guerre dei prezzi tra i produttori continueranno», ha aggiunto Huang.

«Senza un forte stimolo politico, sarà difficile uscire dalla spirale deflazionistica in corso», ha sottolineato Larry Hu, capo economista per la Cina di Macquarie, aggiungendo che il recente slancio delle esportazioni cinesi ha in parte frenato la volontà di Pechino di stimolare i consumi in modo incisivo. «I responsabili politici continueranno ad aspettare finché le esportazioni non caleranno bruscamente».

La crescita delle esportazioni cinesi ha mostrato una certa resilienza negli ultimi mesi, nonostante le politiche tariffarie instabili degli Stati Uniti abbiano sconvolto il commercio globale. Le esportazioni complessive della Cina sono aumentate del 4,8% a maggio e dell'8,1% ad aprile, grazie a un'impennata delle spedizioni verso i Paesi del Sud-Est asiatico, che ha in gran parte compensato il calo dei beni diretti negli Stati Uniti. (riproduzione riservata)


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