Le esportazioni della Cina verso gli Stati Uniti sono diminuite per l'ottavo mese consecutivo a novembre, nonostante un recente accordo commerciale tra i due Paesi, ma l'export complessivo cinese ha battuto il consenso degli economisti, grazie all'aumento delle spedizioni verso altri mercati.
Continua, invece, il trend negativo degli scambi con l'Italia, secondo i dati delle dogane cinesi, che nei primi 10 mesi dell'anno registrano una diminuzione dell'export dell'Italia verso la Cina, superiore al 7%, mentre l'import dalla Cina è cresciuto dell'8,6%, nonostante la crescita (+8%) degli scambi con l'Unione europea.
Secondo gli stessi dati, le spedizioni in uscita dalla Cina nel complesso sono aumentate del 5,9% in dollari rispetto all'anno precedente, superando la stima degli economisti che avevano previsto una crescita del 3,8%. Si tratta di un rimbalzo rispetto all'inaspettato calo dell'1,1% a ottobre, la prima contrazione da marzo 2024.
Le importazioni sono salite dell'1,9% a novembre, mancando le aspettative di un incremento del 3%, poiché il prolungato rallentamento del settore immobiliare e l'aumento dell'incertezza occupazionale continuano a pesare sui consumi interni. La crescita di novembre è comunque risultata superiore all'incremento dell'1% registrato a ottobre.
Le esportazioni verso gli Stati Uniti sono crollate del 28,6% a novembre, registrando l'ottavo mese consecutivo di cali a due cifre, nonostante il presidente Xi Jinping e il suo omologo statunitense Donald Trump abbiano raggiunto un accordo in Corea del Sud alla fine di ottobre. Le importazioni dagli Usa sono diminuite del 19% a livello annuale.
«Nonostante la tregua commerciale, gli Stati Uniti continuano a imporre tariffe più alte sulla Cina rispetto a molti altri Paesi», afferma Gary Ng, senior economist di Natixis, aggiungendo che i produttori cinesi probabilmente continuano a utilizzare le loro strutture in mercati terzi per esportare verso gli Usa. «Questo potrebbe diventare una norma futura».
Le tariffe sulle merci cinesi restano intorno al 47,5%, secondo il Peterson Institute for International Economics. Le tariffe di Pechino sulle importazioni dagli Usa si attestano intorno al 32%.
Finora quest'anno, le esportazioni cinesi verso gli Usa sono diminuite del 18,9% su base annua, mentre le importazioni dagli Stati Uniti sono calate del 13,2%.
Il calo delle esportazioni verso gli Usa a novembre è stato ampiamente compensato dall'aumento delle spedizioni verso altri mercati, in particolare verso i due principali blocchi commerciali della Cina: l'Unione Europea e l'Associazione delle Nazioni del Sud-Est Asiatico (Asean). Le esportazioni cinesi verso l'Asean e l'Ue sono cresciute rispettivamente di oltre l'8% e quasi del 15%.
Nei primi undici mesi dell'anno, le esportazioni complessive della Cina sono aumentate del 5,4% rispetto allo stesso periodo del 2024, mentre le importazioni sono diminuite dello 0,6%, portando il surplus commerciale del Paese a 1.076 miliardi di dollari a novembre, in aumento del 21,6% su base annua.