Le aziende cinesi stanno accelerando la produzione di robot umanoidi. Unitree, in vista di un'Ipo da circa 7 miliardi di dollari, offre diversi modelli, tra cui l'H2, capace di ballare. UBTech Robotics produce robot sia industriali, come il Walker S2 che può sostituire autonomamente la batteria, sia per applicazioni commerciali. L'azienda, quotata a Hong Kong, punta a consegnare 500 robot industriali quest'anno e aumentare la produzione di umanoidi a 5.000 nel 2026 e 10.000 nel 2027.
Anche AgiBot ha annunciato che il suo 5millesimo robot umanoide è appena uscito dalla linea di produzione. «Attualmente la Cina è in testa agli Stati Uniti nella commercializzazione precoce di robot umanoidi» ha rivelato alla Cnbc Andreas Brauchle, partner della società di consulenza americana Horvath. «Sebbene entrambi i Paesi prevedano di sviluppare mercati di dimensioni simili nel tempo, la Cina sta crescendo più rapidamente in questa fase iniziale».
I robot umanoidi sono progettati per assumere la forma e muoversi come un essere umano. Le loro capacità sono alimentate da algoritmi di intelligenza artificiale, insieme a hardware complessi come i semiconduttori. I sostenitori affermano che potrebbero essere utilizzati in diversi contesti, dalle fabbriche all'ospitalità e persino in ambito domestico.
Negli ultimi anni, la Cina ha fatto della robotica un punto focale della sua strategia tecnologica, svelando piani per creare catene di fornitura e una produzione di massa delle macchine. Il presidente cinese Xi Jinping e i massimi leader del Paese, noti come Comitato centrale, si sono incontrati a ottobre e hanno pubblicato le proposte per il 15° piano quinquennale un documento che definisce alcune delle principali aree di interesse per Pechino nei prossimi anni. Nel testo è stata menzionata l'espressione "intelligenza artificiale incarnata" termine che si riferisce all'hardware basato sull'intelligenza artificiale, come la robotica o le auto senza conducente.
Per la Cina, i robot umanoidi rappresentano un'opportunità per affrontare le sfide del lavoro nella seconda economia mondiale, nonché per far progredire la ricerca della supremazia tecnologica da parte di Pechino. "La spinta della Cina verso lo sviluppo della robotica umanoide è guidata da una combinazione di obiettivi: affrontare le pressioni demografiche, guidare il prossimo orizzonte di crescita economica e rafforzare il suo ruolo nella competizione globale", ha dichiarato alla Cnbc Karel Eloot, senior partner di McKinsey & Company.
Secondo gli analisti, la capacità manifatturiera della Cina e il successo nell'incrementare la produzione di altri prodotti, come i veicoli elettrici, potrebbero garantire al Paese un vantaggio nel campo della robotica. «La profondità della catena di fornitura cinese consente alle aziende di sviluppare e produrre robot con un notevole vantaggio in termini di costi rispetto ad altre regioni», ha dichiarato alla Cnbc Ethan Qi, direttore associato di Counterpoint Research. Tuttavia, gli Stati Uniti hanno «vantaggi in termini di intelligenza artificiale, autonomia e sviluppo algoritmico avanzato», ha puntualizzato Brauchle di Horvath.
Secondo Eloot di McKinsey, le aziende americane stanno "puntando sull'integrazione verticale", ovvero possedere e controllare una parte maggiore della supply chain. Questo include componenti come gli attuatori, che azionano il movimento di un robot, e il software di intelligenza artificiale integrato nel prodotto finale.
«La convinzione è che una maggiore proprietà dell'intero sistema garantirà prestazioni superiori, casi di sicurezza più solidi e proprietà intellettuale difendibile», ha affermato Eloot. Inizialmente il mercato cinese dei robot umanoidi sarà più grande di quello statunitense, ma non rimarrà così per sempre. «Nel lungo termine, si prevede che entrambi i Paesi convergeranno verso mercati di dimensioni simili, per cui si prevede una penetrazione assoluta nel mercato di massa dopo il 2040, trainata principalmente dall'adozione su larga scala nelle famiglie private», ha affermato Brauchle.
Sebbene la robotica sia una priorità strategica per la Cina, ciò non ha impedito alle autorità di regolamentazione di lanciare l'allarme su un mercato potenzialmente surriscaldato. A novembre, la principale agenzia cinese per la pianificazione economica, la Commissione Nazionale per lo Sviluppo e le Riforme (Ndrc), ha lanciato l'allarme: c'è il rischio che si formi una bolla nel mercato della robotica umanoide. La Ndrc ha affermato che in Cina ci sono più di 150 aziende di robotica umanoide, un numero in crescita, e molte di loro stanno lanciando prodotti simili.