La Cina fa un significativo passo nell'era delle monete virtuali: dal primo gennaio, infatti, le banche commerciali cinesi potranno pagare interessi sui depositi in yuan digitali (e-Cny). La novità fa parte di un nuovo piano d'azione annunciato dalla Banca centrale (Pboc) il 29 dicembre, che segna il passaggio dello yuan digitale da semplice contante elettronico a deposito digitale a tutti gli effetti. e-Cny sarà quindi la prima valuta digitale di una banca centrale (Cbdc) al mondo a generare interessi su scala nazionale.
«Il futuro yuan digitale sarà un moderno mezzo di pagamento e di circolazione digitale all'interno del sistema finanziario», ha scritto Lu Lei, vice governatore della Banca popolare cinese (Pboc), su Financial News, un media affiliato alla banca centrale.
Dal primo gennaio, quindi, gli utenti riceveranno interessi sulle somme detenute nei portafogli digitali verificati gestiti dalle banche, con tassi allineati a quelli dei depositi tradizionali. I saldi in e-Cny saranno coperti dal sistema nazionale di assicurazione dei depositi, garantendo la stessa sicurezza legale dei conti bancari ordinari.
L'obiettivo di Pechino è rendere lo yuan digitale più competitivo rispetto alle piattaforme di pagamento private come Alipay e WeChat Pay e accelerarne l'uso quotidiano e transfrontaliero. Per le banche, lo yuan digitale diventerà una passività a bilancio, consentendo loro di integrarlo nelle normali strategie di gestione di attività e passività.
Ma ben più importante della competizione interna con le piattaforme di pagamento private, gestite da Alibaba e Tencent, Pechino vede lo yuan digitale come una leva geopolitica e uno strumento per rafforzare il controllo interno e l'espansione internazionale del proprio sistema finanziario.
In un contesto di competizione con gli Stati Uniti e di indebolimento del predominio del dollaro, l'e-CNY si posiziona come un'alternativa per effettuare pagamenti e scambi al di fuori del sistema bancario tradizionale dominato dalla moneta americana, soprattutto nella fase attuale che vede un brusco declino degli scambi con gli Usa e un'accelerazione di quelli con i paesi europei e del resto del mondo. Le autorità cinesi stanno anche valutando progetti pilota del settore privato su blockchain autorizzate per competere con l'infrastruttura controllata dagli Stati Uniti.
Lo sviluppo dello yuan digitale fa parte di una strategia più ampia per affermare la sovranità digitale e monetaria della Cina. In un'era di digitalizzazione della finanza, la Cina mira a mantenere il controllo sulla moneta, contrastando il rischio che il denaro diventi un'arma di potere nelle mani di chi controlla la tecnologia privata, piuttosto che gli Stati.
Alla fine di novembre 2025, la Cina ha elaborato 3,48 miliardi di transazioni in yuan digitali, per un valore complessivo di 16,7 trilioni di yuan (circa 2,38 trilioni di dollari) . Questo dimostra un'adozione crescente dell'e-Cny nel paese. (riproduzione riservata)