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La cinese DeepSeek mette in crisi Nvidia con un chip rivoluzionario

... e soprattutto meno costoso. Secondo gli analisti il successo della società dello Zhejiang è stato determinato dal divieto alle società americane di esportare in Cina i chip di ultima generazione. Così i cinesi si sono spinti sulla strada dell'innovazione, con risultati impensabili. Ora la tecnologia dello R1 cinese potrebbe rivoluzionare le prospettive del mercato


27/01/2025 16:05

di Pier Paolo Albricci - Class Editori

settimanale
Liang Wenfeng, fondatore di DeepSeek

Il lancio da parte della startup cinese di intelligenza artificiale DeepSeek del suo ultimo modello di AI, R1, ha scosso i mercati finanziari globali. R1 è capace di raggiungere livelli avanzati di ragionamento, paragonabili ai modelli dei leader statunitensi del settore OpenAI e Anthropic. Il tratto distintivo del modello della società cinese, tuttavia, è la sua efficienza in termini di costi, sottolinea Giacomo Calef, country head Italia di NS Partners. DeepSeek sostiene di aver addestrato R1 utilizzando un hardware significativamente meno potente e con costi di gran lunga inferiori rispetto ai competitor.

DeepSeek, fondata nel 2023 dal capo del fondo hedge quantitativo High-Flyer Liang Wenfeng, è rapidamente emersa come un attore formidabile nel settore AI. Stando alla società, il suo ultimo modello, DeepSeek-R1, offrirebbe prestazioni paragonabili, se non migliori, rispetto a Gpt-4 di OpenAI, ClaudeAI e Llama 3.1 di Meta, ma a una frazione del costo. Secondo il documento di ricerca della compagnia, il modello AI è stato addestrato per meno di 6 milioni di dollari utilizzando i chip H800 di Nvidia. Nello specifico, la società ha speso tra i 40 e i 50 milioni dollari per 2.048 unità Gpu Nvidia H800 e 5 milioni di dollariper l'addestramento.

I risultati di DeepSeek sono stati immediati e tragici per Nvidia, che crolla dell'11,7% nel premercato, e per il future sul Nadsaq, che scivola del 3,52%. Anche il produttore olandese di apparecciature per chip Asml segna un netto calo a -10%. Il colosso americano dei semiconduttori ha beneficiato a lungo della domanda insaziabile per le sue Gpu ad alte prestazioni, ma la capacità di DeepSeek di fornire modelli di AI competitivi utilizzando meno chip e modelli meno recenti mette a rischio la domanda per i prodotti premium della compagnia californiana. Se altre startup replicheranno l'approccio efficente di DeepSeek, la crescita dei ricavi di Nvidia potrebbe affrontare significativi ostacoli, prevedono gli analisti.

«L'ascesa della società cinese, inoltre, mette in discussione la convinzione che lo sviluppo avanzato dell'AI richieda risorse di calcolo massicce e hardware all'avanguardia. Dimostrando che efficienza e innovazione possono superare la potenza di calcolo grezza, DeepSeek ha costretto a rivalutare la traiettoria del settore. Questo potrebbe spingere i giganti tech Usa a ripensare le proprie strategie, portando potenzialmente a un'ondata di riduzioni dei costi e innovazioni legate all'efficienza. Inoltre, il modello open-source di DeepSeek, che consente l'uso commerciale gratuito e lo studio, potrebbe intensificare ulteriormente la competizione nell'AI», ha spiegato Calef.

Il successo di DeepSeek rappresenta inoltre «un effetto accidentale delle restrizioni alle esportazioni Usa sulle tecnologie dei semiconduttori avanzati. Limitando l'accesso della Cina a chip di alta gamma come l'H100 di Nvidia, gli Stati Uniti hanno involontariamente spinto le aziende cinesi a sviluppare alternative più efficienti», ha aggiunto Calef.

I risultati della società dello Zhejiang apre un nuovo panorama per l'AI, che investitori e politici stanno osservando attentamente. «Nvidia, ad esempio, potrebbe spostare il focus verso l'ottimizzazione dei propri prodotti per una gamma più ampia di applicazioni, piuttosto che rivolgersi esclusivamente agli sviluppatori di AI di alta gamma. Sebbene l'ascesa della società abbia indubbiamente sconvolto lo status quo, rappresenta anche un'opportunità per il settore di evolversi e adattarsi a un futuro più sostenibile e inclusivo», ha concluso l'analista. (riproduzione riservata)


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