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Mancano i chip di Nexperia (Cina) e l'auto europea rischia lo stop

La sussidiaria olandese della cinese Wingtech è stata commissariata dal governo e la governance ribaltata, sollevando dall'incarico il presidente cinese, dopo che l'azienda aveva avvertito i clienti di possibili rallentamenti o sospensione delle consegne di chip per le centraline elettroniche


16/10/2025 17:41
settimanale
Stefan Tilger, ceo di Nexperia

La produzione di auto in Europa rischia un vero e proprio stop se non verrà risolta in tempi strettissimi l'interruzione di forniture di chip da parte di Nexperia, sussidiaria olandese della cinese Wingtech. L'allarme arriva direttamente dall'Acea, l'associazione europea dei costruttori di automobili, che si dice "profondamente preoccupata" per la situazione.

L'Acea ricorda come il 10 ottobre "le case automobilistiche e i loro fornitori hanno ricevuto da Nexperia una comunicazione che descriveva una sequenza di eventi che avrebbe impedito la consegna dei loro chip alla filiera automobilistica". Nexperia è un importante fornitore di semiconduttori spesso utilizzati, ad esempio, nelle centraline elettroniche dei sistemi elettrici dei veicoli.

Senza questi chip, continua l'Acea in una nota, "i fornitori automobilistici europei non possono produrre le parti e i componenti necessari per rifornire le case automobilistiche, con il rischio di interruzioni della produzione. Sebbene l'industria si rifornisca già degli stessi tipi di chip da operatori alternativi sul mercato, l'omologazione di nuovi fornitori per componenti specifici e l'avvio della produzione richiederebbero diversi mesi, mentre si prevede che le attuali scorte di chip Nexperia durino solo poche settimane".

"Negli ultimi anni, le case automobilistiche hanno adottato misure per diversificare le catene di approvvigionamento, ma il rischio non può essere ridotto a zero. Si tratta di un problema intersettoriale che riguarda un gran numero di fornitori e praticamente tutti i nostri membri", ha affermato il direttore generale dell'Acea, Sigrid de Vries. "Ci troviamo improvvisamente in questa situazione allarmante. Abbiamo davvero bisogno di soluzioni rapide e pragmatiche da parte di tutti i paesi coinvolti".

La situazione si è ulteriormente complicata perché domenica scorsa il governo olandese ha invocato una legge risalente alla Guerra Fredda per assumere di fatto il controllo di Nexperia,  giustificando la mossa con i "recenti e acuti segnali di gravi carenze e azioni di governance" all'interno della società. Il presidente cinese è stato sollevato dall'incarico e la gestione affidata al cfo tedesco Stefan Tilger, nominato ceo ad interim.

Il ministro olandese dell'Economia ha dichiarato che la decisione è stata presa per "evitare una situazione in cui i beni prodotti da Nexperia possano diventare indisponibili in caso di emergenza".

Ovviamente la reazione di Pechino è stata durissima. La Cina ha fatto sapere di opporsi "fermamente" all'acquisizione da parte del governo olandese di Nexperia, sostenendo che l'opreazione "viola lo spirito degli accordi contrattuali e i principi di mercato".

He Yongqian, portavoce del ministero del Commercio di Pechino, ha precisato che "la parte cinese si oppone fermamente al tentativo della parte olandese di ampliare il concetto di sicurezza nazionale e di interferire direttamente negli affari interni delle imprese attraverso misure amministrative".

Il gruppo Winghtech, fondato a Jiaxing, nella provincia dello Zhejiang, nel 2006, è a parziale controllo statale ed è quotato alla borsa di Shanghai. Conta oltre 29 mila dipendenti e nel 2024 ha registrato un fatturato di 79,6 miliardi di dollari con una perdita di 2,8 miliardi e nel primo semestre di quest'anno ha registrato un calo di fatturato del 25%. 

Nel dicembre 2024, Wingtech è stata inserita nella “Entity List” degli Stati Uniti per motivi di sicurezza nazionale, il che impone restrizioni nell’accesso a tecnologie statunitensi.  Nel 2025, Wingtech ha ceduto alcuni asset di assemblaggio ad Luxshare Precision Industry per ridurre l’esposizione al rischio geopolitico e concentrarsi sui semiconduttori.(riproduzione riservata)


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