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A Chongqing designer italiani si ispirano per la loro produzione

Questa "città di montagna" nella regione del Sichuan presenta paesaggi naturali mozzafiato, ma anche una fusione perfetta tra il profondo patrimonio culturale e l'innovazione moderna: per questo fornisce una ricca ispirazione creativa ai designer di tutto il mondo.


22/05/2025 11:41

di Class Editori - Xinhua/Ceis

settimanale
Carlo Pizzichini, artista e professore all'Accademia di belle Arti di Brera

Chongqing, spesso definita la "Città di montagna" cinese, si presenta come una vivace intersezione di cultura e innovazione. In una recente intervista con Xinhua, Carlo Pizzichini, professore della prestigiosa Accademia di belle arti di Brera, a Milano, ha elogiato il fascino "cyberpunk" della città, sottolineando che essa fornisce una ricca ispirazione creativa ai designer di tutto il mondo.

Secondo Pizzichini, il fascino unico di Chongqing non deriva solo dai suoi paesaggi naturali mozzafiato, ma anche dalla fusione perfetta tra il profondo patrimonio culturale e l'innovazione moderna. Questa dinamica intersezione tra passato e futuro rappresenta un'opportunità significativa per una collaborazione più profonda tra Chongqing e l'Italia nel campo del design.

Recentemente, la Chongqing International Culture Association, in collaborazione con l'Istituto di belle arti del Sichuan, ha organizzato una serie di eventi intitolati "Incontrare il mondo con l'innovazione: tour dei maestri del design creativo globale a Chongqing".

Sette importanti designer italiani sono stati invitati a esplorare la cultura locale nei distretti di Chongqing, dove si sono confrontati con gli addetti del patrimonio locale e hanno lavorato a progetti di collaborazione. Una delle principali fonti di ispirazione per questo gruppo di designer sono state le famose incisioni rupestri di Dazu. Le intricate sculture, sito patrimonio mondiale dell'Unesco, mostrano una straordinaria fusione di arte e natura che ha profondamente colpito Pizzichini.

«Le incisioni rupestri rappresentano la perfetta fusione tra arte e natura e offrono ai designer un'infinita ispirazione creativa. La combinazione di tradizione e modernità è al centro del nostro lavoro di progettazione», ha commentato Pizzichini.

Un'altra designer, Giusi Vaccanio, ha visitato il distretto di Yongchuan, dove ha avuto l'opportunità di sperimentare la raccolta e la preparazione tradizionali del tè. «Non mi ero mai resa conto che bevendo il tè si possono vedere le foglie. La cultura cinese del tè, le teiere e persino le tecniche di infusione mi hanno aperto gli occhi», ha fatto sapere Vaccanio.

Di recente, il distretto Rongchang di Chongqing ha attirato l'attenzione internazionale dopo un video virale in cui "Uncle Goose" faceva assaggiare dei piatti alla celebrità statunitense di internet "IShowSpeed". Nicola Boccini, professore dell'Accademia di belle arti "Pietro Vannucci" di Perugia, ha visitato Rongchang, dove non solo ha assaggiato le famose prelibatezze all'oca, ma ha anche sperimentato la lavorazione della ceramica, ammirando il fascino millenario di quella produzione.

«Pur sviluppandosi rapidamente, la Cina non ha perso il contatto con la sua cultura tradizionale. Ovunque si vada, c'è una sorpresa», ha osservato Boccini.

Pizzichini ha concluso dicendosi convinto che la bellezza di Chongqing sta nella sua unicità. Dalla tradizione alla modernità, dall'artigianato alla tecnologia, tutto si intreccia, creando nuovi oggetti di valore sia estetico che pratico.

Fabio Schina, console generale d'Italia a Chongqing, ha sottolineato l'importanza di questi eventi, che permettono ai designer italiani di trarre ispirazione da Chongqing. Schina auspica che la cooperazione tra artisti e creativi di entrambe le parti apra nuove opportunità di collaborazione. (riproduzione riservata)


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