«Siamo entusiasti di accogliere Hsg e Temasek come partner strategici di Golden Goose per rafforzare ulteriormente le nostre ambizioni di crescita globale come brand internazionale di riferimento nel lusso». Con queste parole Silvio Campara, ceo di Golden Goose ha annunciato il 19 dicembre la conclusione, ampiamente anticipata nelle scorse settimane da fonti finanziarie, del passaggio della quota di maggioranza del produttore veneto di sniker di lusso da un fondo di private equity (Permira) a un'altro (Hsg) con una valutazione ritenuta dal mercato particolarmente elevata.
Golden Goose passerà nelle mani della società internazionale di venture capital e private equity cinese Hsg. Il nuovo investitore di maggioranza del marchio di luxury sneakers sarà affiancato dalla società globale di investimento Temasek e da un fondo gestito dal suo asset manager interamente controllato, True light capital, con una partecipazione di minoranza. I fondi gestiti da Permira hanno parzialmente realizzato l’investimento in Golden Goose e manterranno una partecipazione di minoranza nell’azienda veneta.
«L'investimento rappresenta una conferma del successo del nostro modello, posizionato all’intersezione tra lusso, lifestyle e sportswear, e amato da una community globale di Dreamers in continua crescita. Grazie alla loro esperienza nel far scalare leader internazionali nel settore del lusso e nel business in generale, Hsg e Temasek ci aiuteranno a cogliere nuove opportunità», ha proseguito Campara.
«Per noi la Cina vale il 7%" del fatturato ma per la moda normalmente vale circa il 42%. Non intendo assolutamente immaginare un tale peso per noi in quel mercato, credo che chi fa il mio mestiere voglia avere molte opzioni e non voglia mai focalizzarsi troppo su un solo mercato», ha aggiunto il manager ai microfoni di Class Cnbc, «ritengo inoltre che il mercato oramai sia più da definirsi asiatico e non sempre e solo cinese, perché anche dal punto di vista dell'età del consumatore ricordiamoci che anche in Cina l'età medio del consumatore di lusso oramai è di circa 36 anni, in Giappone è di 51 anni e nella Corea del Sud è di 39 anni. Si apre poi un nuovo mondo che è quello del sud-est asiatico, dove invece l'età media è di 26 anni, quindi il focus non è più solo Cina ma è assolutamente Asia», ha concluso.
Silvio Campara continuerà a guidare il gruppo come amministratore delegato assieme all’attuale leadership team. Marco Bizzarri, attualmente direttore non esecutivo del cda di Golden Goose, diventerà presidente non esecutivo. L’imprenditore emiliano porta con sé un’esperienza significativa nel settore, acquisita durante gli anni in Kering ai vertici di Gucci e Bottega Veneta, e svolgerà un ruolo importante nell’accelerare la prossima fase di espansione globale del marchio.
I termini finanziari non sono stati resi noti, ma secondo fonti di mercato sentite da MFFashion l’operazione si aggirerebbe sui 2,5 miliardi di euro, valutando la società circa dieci volte il margine operativo lordo di fine esercizio 2025, stimato a 250 milioni.
L’operazione è soggetta alle consuete condizioni sospensive di closing e alle autorizzazioni regolamentari, nonché ad altre condizioni e l’attuale aspettativa preliminare è che il perfezionamento avvenga entro l’estate 2026. Golden Goose prevede che le senior secured floating rate notes con scadenza 2031, per complessivi 480 milioni di euro, saranno interamente rimborsate alla data di perfezionamento dell’operazione o in prossimità della stessa, al relativo prezzo di rimborso applicabile al momento del rimborso, oltre agli interessi maturati e non pagati.
Nei primi nove mesi di quest'anno Golden Goose ha registrato ricavi in aumento del 13% e una crescita a doppia cifra in tutte le aree geografiche, in linea con un percorso che dal 2020 ha registrato risultati finanziari in continuo progresso passando da 266 a 655 milioni di ricavi nel 2024. Facendo leva sull’esperienza dei nuovi investitori e sul loro track record negli investimenti in brand internazionali del lusso e nella tecnologia, tra cui Moncler e Zegna group da parte di Temasek e Pop Mart, RedNote e Marshall da parte di Hsg, i nuovi partner supporteranno le ambizioni internazionali del brand continuando a investire nelle sue radici made in Italy.
«Golden Goose rappresenta amore, empatia, autenticità e un potente senso di community nel panorama del lusso contemporaneo. Siamo profondamente onorati di collaborare con Temasek e Permira, assieme a Silvio e al suo talentuoso team, per supportare il brand nel prossimo, entusiasmante capitolo di crescita, in particolare a livello internazionale, preservando e celebrando ciò che rende Golden Goose così autenticamente italiana», ha aggiunto Jiajia Zou, partner di Hsg. «Non vediamo l’ora di mettere a disposizione la nostra esperienza globale, le nostre risorse e il nostro profondo rispetto per l’heritage del brand, con l’ambizione condivisa di portare la gioia e lo spirito unici di Golden Goose ai consumatori di tutto il mondo, per le generazioni a venire».
Francesco Pascalizi e Tara Alhadeff, partner di Permira, hanno concluso: «Golden Goose è stata pioniera, da due decenni, nel definire cosa significhi essere un’azienda di lusso di nuova generazione. Ha costruito una community unica di GG-lovers in tutto il mondo, dando al contempo vita a un business solido e a performance straordinarie. In un contesto complicato per il settore del lusso nel 2024 e 2025, Silvio e il suo team hanno continuato a generare risultati robusti e una crescita sana, dimostrando che Golden Goose è un brand capace di resistere alla prova del tempo». (riproduzione riservata)