Pfizer pagherà 1,25 miliardi di dollari in anticipo per ottenere la licenza di un farmaco sperimentale contro il cancro proveniente dalla Cina. L'accordo, che evidenzia l'entusiasmo crescente delle multinazionali farmaceutiche per l'innovazione biotech cinese, concede a Pfizer i diritti per sviluppare e commercializzare il farmaco SSGJ-707 dell'azienda cinese di prodotti biofarmaceutici 3SBio, con sede a Shenyang, attualmente in fase di sperimentazione clinica per diversi tipi di tumore.
Oltre al pagamento iniziale, che rappresenta un nuovo record per gli accordi di licenza in Cina, 3SBio potrà ricevere fino a 4,8 miliardi di dollari in compensi successivi se il farmaco raggiungerà tutti gli obiettivi previsti. In tutto, quindi, sono circa 6 miliardi di dollari.
Il titolo 3SBio, società che vende diversi farmaci in Cina per il trattamento del cancro, delle malattie autoimmuni, delle patologie renali, dei disturbi della pelle e altro ancora, è balzato del 33,9% alla borsa di Hong Kong a 19,42 dollari di Hong Kong, il massimo mai registrato dalla quotazione nel 2015, segnando il terzo giorno consecutivo di rialzo e valutando l'azienda biofarmaceutica cinese quasi 6 miliardi di dollari. Anche la divisione di 3SBio, Sunshine Guojian Pharmaceutical, è volata del 20% a 32,81 yuan, il massimo da agosto 2020.
Il candidato farmaco, SSGJ-707, è in fase di valutazione per il carcinoma polmonare non a piccole cellule, il carcinoma metastatico del colon-retto e i tumori ginecologici. È in corso di sperimentazione clinica multipla in Cina e 3SBio prevede di avviare il primo studio di Fase III in Cina quest'anno. L'accordo riguarda lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione del farmaco. A Pfizer è stata concessa una licenza globale, esclusa la Cina, e l'opzione di ottenere i diritti di commercializzazione nel paese del Dragone.
L'accordo con Pfizer rappresenta l'operazione di licenza con una società straniera più significativa mai conclusa da un'azienda biotech cinese, secondo Rebecca Liang, analista senior di Bernstein, citata da Bloomberg. «Dal modo in cui ha reagito il mercato, riteniamo che gli investitori considerino questa intesa come una prova della qualità innovativa in aumento del settore», ha dichiarato l'esperta.
Il colosso farmaceutico statunitense effettuerà anche un investimento azionario da 100 milioni di dollari in 3SBio dopo la chiusura della transazione, prevista per il terzo trimestre di quest'anno. Con questo nuovo accordo, entra a far parte di un ristretto gruppo di aziende che sfidano il farmaco Keytruda di Merck, il più venduto al mondo. Il farmaco di 3SBio agisce nello stesso modo di una terapia sviluppata dalla cinese Akeso che, in uno studio, ha superato il Keytruda.
Anche Merck ha acquisito un farmaco simile dall'azienda biotech cinese LaNova Medicines. Pfizer aveva precedentemente collaborato con il partner statunitense di Akeso, Summit Therapeutics, per testare combinazioni del farmaco Akeso-Summit con le proprie terapie. Secondo gli analisti questa nuova operazione non influenzerà il precedente accordo di ricerca.
Sebbene Pfizer non abbia fornito i dettagli dei propri piani clinici, ha dichiarato che produrrà la sostanza farmacologica per SSGJ-707 a Sanford, nella Carolina del Nord, e il prodotto farmaceutico a McPherson, nel Kansas. «Questo nuovo accordo dovrebbe placare le preoccupazioni degli investitori sui rischi geopolitici legati alla tendenza all'out-licensing, che ha favorito le biotech cinesi», hanno previsto gli analisti di Citi.
«L'espansione globale è il fulcro della tesi d'investimento per le aziende farmaceutiche/biotech innovative», hanno aggiunto gli analisti di Citi che hanno alzato il prezzo obiettivo dell'azione 3SBio a 21 dollari di Hong Kong dai precedenti 13, il rating resta buy. Anche i concorrenti di Pfizer hanno puntato su farmaci sviluppati in Cina per riempire le loro pipeline nell'ultimo anno.
Secondo GlobalData, nel 2024 il numero di grandi accordi di licenza farmaceutica dalla Cina ha raggiunto un livello record, con il 28% dei farmaci innovativi concessi in licenza da aziende cinesi. Il trend è continuato anche nel 2025. Di recente Novo Nordisk e Merck & Co. hanno sborsato ciascuna 200 milioni di dollari in anticipo, rispettivamente, per un farmaco contro l'obesità e per un medicinale cardiovascolare. (riproduzione riservata)