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Moderna in trattativa con Pechino per i vaccini anti-Covid

Lo ha confermato il ceo del gruppo farmaceutico americano al Forum di Davos, ma gli analisti sono scettici. La multinazionale punta ad avere stabilimenti produttivi in tutti in continenti e sta trattando in Australia, Kenya, Svizzera e Gran Bretagna


19/01/2023 13:10

di Andrea Boeris - Class Editori

settimanale
Stephane Barcel, Ceo di Moderna

Moderna vuole proseguire nella sua espansione, continuando a cavalcare il successo ottenuto grazie al Covid ma guardando anche oltre, e sta progettando di espandere la propria capacità di produzione di vaccini a mRna, con l'obiettivo di realizzare prodotti immunizzanti indirizzati a diversi agenti patogeni. Lo ha spiegato il ceo della biotech americana, Stephane Bancel, al Forum Economico Mondiale di Davos.

Bancel ha anche dichiarato a Reuters che la società è in trattativa con la Cina per fornirle i suoi vaccini anti-Covid, spiegando che i colloqui con Pechino hanno come oggetto anche il tema delle fabbriche e della fornitura di altri prodotti, comprese le cure contro il cancro. 

L'obiettivo che si pone Moderna è quello di arrivare a costruire in breve tempo stabilimenti in grado di produrre vaccini a mRna in tutti i continenti, ha spiegato il ceo, specificando che la società biotech è già in trattative con diversi Paesi e ha avviato attività di progettazione e costruzione di nuove fabbriche in Canada, Australia, Gran Bretagna e Kenya. Al momento i vaccini per il Covid di Moderna vengono prodotti soltanto negli Stati Uniti e in Svizzera.

Tra i progetti dell'azienda c'è anche la riduzione dei tempi di produzione dei nuovi booster contro il coronavirus di almeno due settimane, un'accelerazione che andrebbe a beneficio di un nuovo eventuale richiamo che potrebbe rendersi necessario in vista dell'autunno del 2023 e del 2024.

A dimostrazione di come Moderna punti a crescere anche oltre il Covid, ampliando la propria pipeline, sono arrivati i risultati di un ampio studio clinico che la biotech sta conducendo sul vaccino per il virus respiratorio sinciziale (Rsv), che si è dimostrato in grado di ridurre in modo significativo i rischi di malattie respiratorie negli adulti.

Per valutare l'efficacia, Moderna ha contato i casi di infezioni da Rsv confermate con almeno due sintomi, come tosse, febbre o difficoltà respiratorie. La società di Bancel intende presentare già nei prossimi mesi la richiesta di approvazione per questo vaccino alla Fda americana per poterlo immettere sul mercato. In caso di luce verde, il prodotto potrebbe essere disponibile entro l'inizio del 2024. (riproduzione riservata)


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