Il ministero del Commercio cinese ha comunicato che estenderà di sei mesi, fino al 16 dicembre, l'indagine, che va avani da un anno, sull'importazione di carne suina dall'Ue, mentre Pechino cerca di rafforzare i legami con l'Ue in risposta alle crescenti tensioni commerciali con gli Stati Uniti.
L'indagine è stata avviata lo scorso giugno qundo l'Ue ha deciso di imporre prelievi anti-sovvenzioni sui veicoli elettrici cinesi e originariamente avrebbe dovuto concludersi alla fine di questo mese.
La maggior parte delle esportazioni di carne suina dell'Ue è destinata all'Asia orientale, in particolare alla Cina, con Germania, Spagna e Francia tra i maggiori produttori, e l'Italia a seguire, secondo la Commissione europea. L'annuncio di oggi è visto come un gesto di buona volontà da parte di Pechino, parte dell'offensiva globale per migliorare le relazioni con i principali partner economici nel mezzo della guerra commerciale in corso con Washington.
Come ulteriore ritorsione antidazi Ue sulle auto elettriche, Pechino aveva tentato l'anno scorso di sostituire le impportazioni di carne suina dall'Europa, aprendo il mercato interno agli esportatori russi. Il mercato cinese delle importazioni vale 3,5 miliardi di dollari ed è dominato dai produttori europei con una quota del 51%.
«Per noi queste tensioni commerciali rappresentano un'opportunità per dimostrare la nostra competitività nel mercato cinese», aveva dichiarato all'epoca Yuri Kovalyov, capo dell'Unione nazionale degli allevatori di suini della Russia, aggiungendo che l'obiettivo di Mosca è fornire il 10% delle importazioni cinesi di carne suina entro tre o quattro anni.
Tuttavia la domanda di carne suina è in calo in Cina, sebbene il Paese consumi ancora circa la metà della carne suina mondiale, ovvero 53-54 milioni di tonnellate all'anno. Mentre la produzione di carne suina russa dovrebbe raggiungere 5,2 milioni di tonnellate metriche nel 2024 rispetto ai 4,9 milioni del 2023.
La produzione attuale rende la Russia il quarto produttore mondiale, dietro a Cina, Ue e Stati Uniti, e la pone alla pari con il Brasile. Invece, le importazioni cinesi di carne suina e frattaglie sono diminuite del 27,3% su base annua a 1,11 milioni di tonnellate nella prima metà del 2024, secondo i dati doganali cinesi. (riproduzione riservata)