Nuova escalation da parte della Cina sui dazi verso i prodotti europei. Il Ministero del Commercio estero cinese ha comunicato che a partire da domani, 23 dicembre, imporrà dazi compensativi preliminari compresi tra il 21,9% e il 42,7% su alcune importazioni di prodotti lattiero-caseari provenienti dall'Unione europea, misura che colpisce in maniera particolare le esportazioni italiane che negli ultimi mesi avevano registrato un buon andamento.
Secondo i dati di una recente ricerca commissionata da Ice alla società Dywin Consulting su dati della Chamber of Commerce for Import and Export Foodstuffs (Cfna), l'export di latticini e formaggi made in Italy ha registrato una crescita annua negli ultimi cinque anni del 25% e il 30% anno su anno nel 2024, l'incremento maggiore tra i prodotti agroalimentari italiani esportatiu nella Repubblica popolare.
Il Ministero cinese ha affermato che le prove iniziali indicano che i sussidi dell'Ue avrebbero causato danni significativi al settore lattiero-caseario cinese, ma che sarebbe disposto a gestire in modo appropriato le frizioni commerciali con l'Unione europea attraverso il dialogo, e a tutelare congiuntamente la cooperazione economica e commerciale tra Cina e Ue.
L'iniziativa del Ministero del Commercio cinese segue di pochi giorni la decisione di imporre dazi fino al 19,8% sulla carne di maiale proveniente dall'Unione europea, in quella che viene considerata una ritorsione alle tariffe imposte da Bruxelles sui veicoli elettrici cinesi.
I dazi, per una durata di cinque anni, risultano tuttavia sensibilmente inferiori rispetto a quelli fino al 62,4% in vigore dallo scorso settembre. Nel primo trimestre del 2025, le esportazioni di carne suina dall'Unione Europea verso la Cina sono aumentate del 10% in volume. Questo trend positivo ha caratterizzato anche il commercio italiano, che ha beneficiato della maggiore offerta dovuta al progressivo rientro dell'emergenza Peste Suina Africana (PSA) in alcune aree produttive. (riproduzione riservata)