L'economia cinese mostra segnali di rallentamento. I dati relativi al mese di ottobre su investimenti in attività fisse, vendite al dettaglio, produzione industriale e prezzi delle abitazioni evidenziano debolezza, mentre le autorità rimandano nuovi stimoli per conservare risorse in vista degli obiettivi di crescita 2030.
Le attività fisse hanno registrato un calo dell'1,7% anno su anno, il peggior risultato da giugno 2020 e inferiore alle stime degli economisti. In dettaglio, gli investimenti in infrastrutture sono scesi in territorio di contrazione, segnando un -0,1% mentre il settore manifatturiero, noto in passato per crescite straordinarie, è aumentato solo del 2,7%.
Segnali positivi arrivano invece dal settore delle automobili (+17,5%) e dagli investimenti in ferrovie, navi e aerei (+20,1%). La debolezza dei dati, commenta Lynn Song, chief economist di Ing, è legata alle politiche anti-involuzione promosse dal governo. Queste misure puntano a ridurre la competizione eccessiva sui prezzi e la riduzione degli investimenti ridondanti, ma hanno finito per aumentare la pressione al ribasso sugli investimenti.
Nel frattempo, la produzione industriale, che era stata un motore chiave della crescita cinese, è rallentata al 4,9% su base annua, deludendo le aspettative degli analisti che si aspettavano una lettura al 5,5%. Altri segnali negativi emergono dalla diminuzione delle vendite al dettaglio (2,9% contro il 3% di settembre) e dal calo del prezzo delle abitazioni (-2,2%).
Nonostante la debolezza dei dati di ottobre e l'aumento dell'inflazione, la previsione di crescita del pil al 5% nel 2025 rimane valida, commenta l'esperto, pur con un leggero rischio al ribasso. Tuttavia, gli obiettivi fissati dal Premier Li per il 2030 sono ambiziosi: «puntano a un pil di 170 trilioni di Rmb, insieme al target del Presidente Xi, stabilito nel 2020, di raddoppiare la crescita entro il 2035, si tratterà di una maratona, non di uno sprint», spiega l'analista.
Pertanto, conclude Song, «la recente pausa nei nuovi stimoli è probabilmente solo temporanea, piuttosto che un'inversione di direzione. I responsabili delle politiche economiche potrebbero decidere di conservare le munizioni per gli obiettivi di crescita del prossimo anno». (riproduzione riservata)