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Politica

La Cina garantisce all'Europa l'invio di terre rare

L'influente ministro degli esteri cinese lo ha ribadito, in una conferenza stampa a Berlino, dopo avere incontrato, il giorno prima, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. Intanto Pechino estende ad altre città cinesi le facilitazioni della free trade zone di Shanghai


04/07/2025 16:01

di Mauro Romano - Class Editori

settimanale
Wang Yi e Ursula von der Leyen nell'incontro di ieri a Bruxelles

Il ministro cinese degli Esteri Wang Yi ieri ha ribadito ieri a Berlino che le esportazioni di terre rare non sono mai state e non devono diventare un problema tra Cina ed Europa. Wang, che è autorevole membro dell'Ufficio politico del Comitato centrale del Partito comunista cinese, ha formulato queste osservazioni durante una conferenza stampa congiunta con il ministro tedesco degli Esteri Johann Wadephul a Berlino.

Rispondendo a una domanda sulle preoccupazioni delle aziende europee per i controlli sulle esportazioni di terre rare da parte della Cina, Wang ha sottolineato che è un diritto sovrano e una responsabilità internazionale per ogni Paese imporre le necessarie regolamentazioni sui prodotti a duplice uso - beni che possono servire sia per scopi civili che militari.

«La politica cinese è coerente con le pratiche internazionali e contribuisce a salvaguardare la pace e la stabilità globali», ha dichiarato Wang.

Intanto a Pechino, il Consiglio di Stato ha fatto un nuovo passo verso l'allineamento delle procedure alle pratiche internazionali, rendendo noto che 77 misure pilota della Zona di libero scambio (FTZ) di Shanghai verranno replicate in altre FTZ e in tutto il Paese. Le misure riguardano sette aree chiave: commercio di servizi e di beni, commercio digitale, protezione della proprietà intellettuale, riforma degli appalti pubblici, riforma dei sistemi di gestione dietro le frontiere e prevenzione e controllo dei rischi.

Del pacchetto complessivo, 34 misure saranno estese ad altre FTZ in tutto il Paese, comprese quelle relative all'innovazione negli scenari di applicazione dello yuan digitale, alla gestione ottimizzata dei fondi transfrontalieri per le multinazionali e ai meccanismi di lista negativa per l'esportazione di dati.

Le restanti 43 misure saranno attuate a livello nazionale e riguarderanno le applicazioni di pagamento elettronico transfrontaliero, il riconoscimento della certificazione della crittografia commerciale, la certificazione della gestione della sicurezza dei dati, la trasparenza dei dati governativi e le piattaforme digitali per gli appalti pubblici.

L'iniziativa si basa su un piano del novembre 2023 che ha posizionato la FTZ pilota di Shanghai come pioniera nell'allineamento alle regole economiche e commerciali internazionali ad alto standard, stabilendo che si tratta di una zona dimostrativa nazionale per l'apertura istituzionale. (riproduzione riservata)



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