MENU
Politica

Vincenzini (Georgofili), più scambi tra Cina e Italia in agricoltura

Lo auspica il presidente della più antica Accademia italiana dedicata all'agricoltura e alle scienze naturali. L'esperienza della Cina è inoltre fondamentale per affrontare insieme le sfide condivise di oggi che rappresentano una seria minaccia per l'agricoltura, come il cambiamento climatico, ha affermato ancora Vincenzini


18/06/2025 17:09

di Class Editori - Xinhua/Ceis

settimanale
Masimo Vincenzini, presidente dell'Accademia dei Georgofili

Il presidente dell'Accademia dei Georgofili, Massimo Vincenzini, ha sottolineato l'importanza del libero scambio e ha esortato scambi scientifici più stretti in ambito agricolo tra Cina e Italia, per promuovere la pace e lo sviluppo reciproco.

In una recente intervista, Vincenzini ha riferito a Xinhua che le recenti controversie tariffarie avviate dagli Stati Uniti hanno danneggiato il settore agricolo italiano. "È diventata una questione politica, che può sollevare ostacoli e barriere al libero scambio", ha affermato Vincenzini. "La nostra accademia è sempre stata favorevole all'apertura dei mercati. È stata tra le prime in Europa a sostenere il libero scambio da un punto di vista economico, e oggi manteniamo la stessa posizione".

Fondata nel 1753 a Firenze, l'accademia è la più antica istituzione scientifica italiana dedicata all'agricoltura e alle scienze naturali. Promuove lo sviluppo agricolo attraverso attività accademiche come conferenze e pubblicazioni.

"Cina e Italia hanno entrambe una ricca tradizione agricola e una lunga storia. Condividere le nostre esperienze è una forma vitale di cooperazione, che ci aiuta a non ripetere gli errori e ci permette di sostenerci a vicenda", ha affermato Vincenzini.

Nel 2021, l'accademia ha pubblicato un'edizione italiana del Nongshu, un antico trattato cinese di agricoltura scritto da Wang Zhen durante la dinastia Yuan (1271-1368). Confrontandolo con testi italiani contemporanei, gli studiosi dell'Accademia hanno individuato notevoli somiglianze negli attrezzi e nelle tecniche agricole.

"È stata una scoperta bellissima", ha riferito Vincenzini a Xinhua. "Il legame con la terra, profondamente radicato sia nella cultura agricola cinese che in quella italiana, trascende la lingua e avvicina le nostre culture".

Il 12 giugno, l'accademia ha inaugurato una scultura del defunto scienziato agricolo cinese Yuan Longping, noto come il "Padre del riso ibrido". La scultura, donata da Wu Weishan, curatore del Museo nazionale d'arte della Cina, rimarrà in esposizione permanente all'accademia.

"Tutti coloro che si occupano di scienze agrarie conoscono Yuan Longping", ha dichiarato Vincenzini. "È stato uno scienziato eccezionale che ha avuto un impatto profondo nella lotta globale contro la fame".

Vincenzini ha espresso la speranza che l'inaugurazione e gli eventi correlati aprano la strada a una più ampia cooperazione con la Cina, affermando "Siamo aperti a qualsiasi forma di scambio o accordo in ambito scientifico".

Con quasi tre secoli di esperienza nell'agricoltura e nelle scienze naturali italiane ed europee, in particolare nella produzione di vino e olio d'oliva, l'accademia ha conoscenze preziose da condividere, ha aggiunto il presidente.

L'esperienza della Cina è inoltre fondamentale per affrontare insieme le sfide condivise di oggi che rappresentano una seria minaccia per l'agricoltura, come il cambiamento climatico, ha affermato Vincenzini.

"L'agricoltura è fondamentale per la sopravvivenza umana. È anche l'attività umana più cruciale in tempi di pace. Promuovere l'agricoltura significa sostenere la pace", ha aggiunto. (riproduzione riservata)


Chiudi finestra
Accedi