MENU
Azienda Energetico

Ansaldo, riparte il business con la Cina dopo l'abbandono dei soci

I dati di vendite globali forniti dall’agenzia indipendente McCoy certificano la vendita di componenti ad alta tecnologia per 3 macchine AE94.3A e 2 macchine 64.3A destinate al mercato cinese, forniture che danno speranza per una ripresa del gruppo gravato da pesanti perdite


29/09/2023 18:18

di Pier Paolo Albricci - Class Editori

settimanale
Fabrizio Fabbri, ceo di Ansaldo Energia

Il mercato cinese e quello dell'Azerbaijan, insieme a quello tedesco, sono stati i principali clienti delle turbine e dei componenti di Ansaldo Energia, l'azienda controllata dal Tesoro, leader a livello mondiale nella produzione di impianti per l'energia, anche nucleare, che sta cercando un rilancio sui mercati internazionali. 

I dati di vendite globali forniti dall’agenzia indipendente McCoy (unica fonte certificata sulle transazioni commerciali del mercato della power generation) per i primi 6 mesi del 2023 e in relazione ai mercati su cui opera Ansaldo Energia (50 Hz e taglie superiori ai 50 MW) includono una macchina turbogas GT36 per RWE (in Germania) e 4 turbogas AE94.3A in Azerbaijan (area CIS) per il cliente Azerenerji.

A queste si aggiungono le forniture di componenti ad alta tecnologia per 3 macchine AE94.3A e 2 macchine 64.3A destinate al mercato cinese. La quota di mercato dei prodotti Ansaldo Energia per nuove unità, sempre nei primi 6 mesi del 2023, è stata del 15% a livello mondiale.

Queste notizie sono state fornite oggi dal management dell'azienda guidata dal ceo Fabrizio Fabbri, nel corso di un incontro a Genova con i sindacati, preoccupati per il futuro di un gruppo storico dell'industria italiana che l'anno scorso ha accusato una perdita di 650 milioni di euro. Ansaldo è controllata al 99% da Cdp Equity, dopo l'uscita l'anno scorso degli azionisti cinesi di Shanghai Electric, che avevano aperto le porte del mercato del Dragone al gruppo genovese. Shanghai Electric aveva acquisito il 40% di Ansaldo nel 2014.

Nel corso di cinque anni, dal 2014 al 2019, erano stati attivati ordini di produzione per quasi 40 Turbine a gas destinate al mercato cinese per un valore di produzione nelle fabbriche di Genova pari a circa mezzo miliardo di euro.

«Stiamo attivando ogni canale che possa portare nuove commesse, concentrandoci sulle opportunità a maggiore probabilità di concretizzazione e quindi generando nuovi contratti più velocemente di quanto in media richieda il mercato», ha detto Fabbri.

Tra i temi affrontati anche quello del nuovo Piano Industriale, in via di definizione, che prevedrà un numero maggiore di nuove macchine rispetto alla versione precedente e sarà focalizzato sui mercati con maggiori potenzialità: Italia ed Europa (in risposta alla crescente domanda di produzione di energia elettrica e a supporto della transizione energetica), Nord Africa, Medio Oriente, CIS e Asia.

A oggi sono state sottoposte ai clienti offerte vincolanti per un valore complessivo superiore al miliardo di euro. Nell’incontro è stato ricordato che il tempo medio di mercato per la concretizzazione dei contratti per nuove unità è nell’ordine dei 15 mesi a partire dalla prima richiesta di quotazione da parte del cliente. «Continueremo sia a produrre nuove macchine sia a fornire attività di service ai nostri clienti, il tutto con i più alti standard qualitativi. Questo sviluppando in parallelo l’attività di Ansaldo Nucleare, uno dei leader della filiera a livello mondiale e attivo in tutti i campi del settore, sia diversificando i nostri prodotti grazie alle tecnologie sostenibili di Ansaldo Green Tech», ha sottolineato Fabbri.


Chiudi finestra
Accedi