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Industria

Catl marcia sul mercato europeo con le batterie riciclabili

Jiang Li, segretario del consiglio di amministrazione del gruppo cinese, primo produttore al mondo di batterie, ha spiegato la strategia al Financial Times. Il modello che la società si appresta a spostare in Europa è quello che ha portato in Cina a costruire 1.000 stazioni di sostituzione delle batterie entro l'anno


26/06/2025 12:24

di Mauro Romano - Class Editori

settimanale
Zeng Yuqun, fondatore e ceo di Catl

Catl, il più grande produttore mondiale di batterie per veicoli elettrici, si prepara a portare la sua tecnologia di sostituzione e riciclo delle batterie anche in Europa.

Lo ha spiegato in un'intervista al Financial Times Jiang Li, segretario del consiglio di amministrazione del gruppo cinese, indicando che la sostituzione delle celle esaurite delle batterie con celle completamente cariche in stazioni dedicate ha un "enorme potenziale" in Europa, nell'ottica di rendere le batterie più economiche e durature.

La sostituzione delle batterie ha faticato a prendere piede al di fuori della Cina a causa degli elevati costi di costruzione delle stazioni di servizio necessarie. Catl, che a maggio si è quotata a Hong Kong, punta a costruire 1.000 stazioni di sostituzione delle batterie in Cina entro la fine dell'anno e 10.000 stazioni in tre anni. "Potremo quindi copiare il modello di business in Europa e in altre regioni", ha spiegato il manager, aggiungendo che il gruppo aveva già discusso con le case automobilistiche l'utilizzo di tecnologie di scambio nel Vecchio Continente.

I commenti di Li giungono in un momento in cui Bruxelles sta aumentando la pressione sulle aziende cinesi che vogliono entrare nel mercato automobilistico dell'Unione europea, affinché formino joint venture con aziende europee o concedano in licenza parti della loro tecnologia. 

Li ha affermato che la collaborazione internazionale è fondamentale per garantire catene di approvvigionamento sostenibili per le batterie, una priorità crescente per i Paesi di tutto il mondo. Le nazioni, guidate dagli Stati Uniti, stanno cercando di ridurre la loro dipendenza dalla Cina per i minerali essenziali per la transizione ai veicoli elettrici.

L'impresa non è facile perchè la Cina si avvia a superare l'Australia come maggior minatore di litio al mondo, grazie all'aggressivo sostegno statale e alle vaste riserve di lepidolite, secondo la società di consulenza Fastmarkets. La produzione delle compagnie minerarie cinesi dovrebbe superare quella delle controparti australiane fino a 10.000 tonnellate nel 2026.

Nonostante la debolezza dei prezzi e la scarsità dei profitti, si prevede che la produzione di litio cinese raggiungerà le 900.000 tonnellate entro il 2035, nettamente al di sopra dell'Australia (680.000 tonnellate), del Cile (435.000 tonnellate) e dell'Argentina (380.000 tonnellate).

I costi ambientali e la scarsa redditività non hanno rallentato la produzione, grazie alle pressioni dei governi locali e alle ambizioni di Pechino in termini di catena di approvvigionamento. La Cina raffina già il 70% del litio mondiale e domina il settore dei veicoli elettrici con il 60% delle vendite globali.

I produttori di veicoli elettrici, tuttavia, stanno anche cercando modi per prolungare la durata delle batterie e riciclare i materiali per il riutilizzo. Catl, dal canto suo, ha già concesso in licenza la sua tecnologia per la produzione di batterie a Ford e Tesla e ha avviato una joint venture con Stellantis per costruire una fabbrica di batterie al litio da 4,1 miliardi di euro in Spagna. "Stiamo affrontando alcune difficoltà geopolitiche, ma siamo ancora aperti alla cooperazione, soprattutto nella ricerca e sviluppo", ha aggiunto. "Non vogliamo fare soldi con una sola azienda. Vogliamo condividere". Ma la stessa logica non sembra essere condivisa per il litio delle miniere. (riproduzione riservata)

     

 


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