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Politica

Pechino, il politburo ha deciso, nessun ulteriore stimolo all'economia

Il massimo organo decisionale della Repubblica popolare ha però preso atto della necessità di limitare la sovraccapacità produttiva in alcuni settori, come ripetutamente chiesto dai maggiori partner commerciali del Dragone, l'Unione europea in testa. Anche sulla crisi persistente dell'immobiliare per ora non ci saranno interventi


30/07/2025 16:14

di Alberto Chimenti - Class Editori

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Li Qiang, premier cinese

I leader cinesi hanno indicato che eviteranno, per ora, di varare nuovi stimoli importanti, mentre le autorità si concentrano sul problema della sovraccapacità nell'economia. Anziché annunciare ulteriori misure di sostegno alla crescita, il Politburo del Partito Comunista, il massimo organo decisionale della Cina, ha promesso di implementare in modo più efficace le politiche già in vigore, riferisce Xinhua.

I leader cinesi hanno lasciato intendere che restano pronti ad agire qualora la crescita dovesse indebolirsi, riconoscendo un aumento dell'incertezza senza però menzionare le attuali tensioni commerciali con gli Stati Uniti. I responsabili politici hanno dichiarato che intensificheranno gli sforzi per stimolare la domanda interna, con piani per ampliare il sostegno al settore dei servizi, oltre al programma di sostituzione dei beni di consumo.

Il settore delle esportazioni cinese è sotto pressione a causa dei dazi del presidente americano, Donald Trump, ma le spedizioni verso l'estero hanno finora tenuto relativamente bene.

La riunione del Politburo ha mantenuto un atteggiamento cauto in materia di politica economica, ribadendo le linee guida macroeconomiche espresse ad aprile, ma senza includere nuovi interventi a sostegno del settore immobiliare, segnale di una limitata propensione a nuovi stimoli, nonostante il rallentamento del comparto, commenta Louise Loo, capo economista per l'Asia di Oxford Economics.

I responsabili politici cinesi hanno anche ribadito l'intenzione di contenere la sovracapacità in alcuni settori chiave che, secondo gli economisti, aggravano le pressioni deflazionistiche.

Nel corso dell'ultimo mese, le autorità cinesi hanno più volte messo in guardia contro la concorrenza "disordinata" che ha eroso i margini di profitto delle imprese, alimentando le speculazioni su una possibile nuova ondata di riforme dal lato dell'offerta per rilanciare l'economia.

I responsabili politici hanno promesso di rafforzare il sostegno finanziario agli esportatori in difficoltà e di prevenire l'ulteriore diffusione dei rischi legati al debito dei governi locali. Le autorità hanno inoltre affermato che cercheranno di promuovere un mercato dei capitali interno più attraente e inclusivo.


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