Seduta da record a Hong Kong per Dongfeng Motor, che ha chiuso gli scambi con un balzo del 55% dopo che la società madre ha annunciato nel fine settimana l'intenzione di privatizzare la casa automobilistica cinese. Nel corso della sessione, le azioni hanno registrato un balzo fino al 70%, spingendo il titolo sui massimi dal 2017 prima di ridurre i guadagni.
Il piano di privatizzazione rientra in una più ampia ristrutturazione del gruppo Dongfeng: la casa madre ha infatti pianificato anche lo scorporo di Voyah, la divisione dei veicoli elettrici di fascia alta, che sarà in seguito quotata separatamente sul listino di Hong Kong. Gli azionisti riceveranno 6,68 dollari di Hong Kong in contanti (0.85 usd), e 0,3552608 azioni Voyah per ogni azione attualmente detenuta. La transazione valuta il gruppo circa 7 miliardi di dollari.
Parallelamente a questi piani, Dongfeng pubblicato i numeri relativi al primo semestre, che testimoniano risultati molto più solidi per il segmento delle auto elettriche. Le consegne si sono infatti contratte del 15% a 823.900 veicoli, mentre le vendite di modelli 100% elettrici o ibridi plug-in sono aumentate del 33% a 204.400 unità, rappresentando circa un quarto delle consegne totali del gruppo.
Il bilancio segna, ad ogni modo, una contrazione dell'utile netto a 55 milioni di yuan, rispetto ai 684 milioni contabilizzati nello stesso periodo dello scorso anno, mentre i ricavi sono saliti a 54,53 miliardi di yuan da 51,15 miliardi.
La decisione di privatizzare la casa automobilistica Dongfeng segue una dichiarazione rilasciata a marzo dal Consiglio di Stato cinese, che aveva indicato che la Cina stava pianificando fusioni e ristrutturazioni nel settore automobilistico statale per consolidare il settore e rafforzarne la competitività. Il governo controlla tre case automobilistiche, ovvero Faw Group, Dongfeng Motor e China South Industries, la società madre di Changan Automobile. (riproduzione riservata)