Per aggirare le crescenti tensioni commerciali e geopolitiche tra Stati Uniti e Cina, Alphabet punta sulla Thailandia dove investirà 1 miliardo di dollari per ampliare l'infrastruttura digitale del Paese e aprire nuovi data center a Bangkok e nella provincia di Chonburi, a sud-est della capitale.
L'investimento è stato annunciato dall'azienda alla presenza del nuovo primo ministro thailandese, Paetongtarn Shinawatra, entrata in carica lo scorso 18 agosto, e rientra negli sforzi del Paese per attirare investimenti dai grandi colossi tecnologici per cavalcare la domanda di cloud e AI. Un impegno che, ha spiegato la premier, "accelererà lo sviluppo di servizi digitali innovativi e a sua volta sbloccherà opportunità economiche".
Secondo quanto indicato da Google, che cita uno studio di Deloitte, l'investimento in Thailandia ha il potenziale di contribuire con 4 miliardi di dollari al pil thailandese entro il 2029 e di sostenere una media di 14.000 posti di lavoro all'anno dal 2025 al 2029.
Prima di Bangkok, la controllata di Alphabet ha annunciato miliardi di dollari di investimenti in altre aree del Sudest asiatico, con 5 miliardi di dollari stanziati per la rete AI e cloud di Singapore e 2 miliardi per la Malesia.
La concorrenza in Asia-Pacifico è sempre più serrata: Amazon prevede di investire ben 9 miliardi per potenziare l'infrastruttura cloud e AI a Singapore e 6,2 miliardi in Malesia, e per la Thailandia la sua tabella di marcia prevede l'apertura di una regione cloud AWS entro il 2037, con un investimento programmato di 5 miliardi. Satya Nadella, ceo di Microsoft, ha stanziato 2,2 miliardi di fondi da investire per il cloud e l'AI della Malesia. (riproduzione riservata)