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I robot di Comau allargano la loro presenza nel mercato dell'auto in Cina

Il gruppo torinese ha progettato e sviluppato per Li Auto una tecnologia di automazione all’avanguardia per la linea di range extender di nuova generazione che consentirà raggiungere una capacità produttiva annuale fino a 400.000 unità. La linea progettata è una combinazione di 45 macchine automatiche e semi-automatiche, oltre a 15 robot collaborativi


29/05/2025 17:53

di Alberto Gerosa - Class Editori

settimanale
Pietro Gorlier, ceo di Comau

Nuovo passo avanti nel mercato dell'innovazione cinese di Comau, il gruppo tecnologico torinese, recentemente passato sotto il controllo di One Equity Partners. L'azienda guidata da Pietro Gorlier, ha progettato e sviluppato una tecnologia di automazione all’avanguardia per la linea di range extender di nuova generazione di Li Auto, consentendo all’azienda cinese produttrice di veicoli elettrici di raggiungere una capacità produttiva annuale fino a 400.000 unità.

La soluzione di automazione integrata, che copre la linea di assemblaggio interna, la linea di assemblaggio esterna, la linea di testate cilindri e la linea di pistoni e bielle, ha migliorato significativamente l’affidabilità, l’efficienza operativa e la flessibilità. Caratterizzata da una combinazione di 45 macchine automatiche e semi-automatiche, oltre a 15 robot collaborativi, la soluzione innovativa è stata progettata per garantire una rapida adattabilità per i futuri modelli di range extender.

«Sfruttando la nostra capacità di integrare robotica, tecnologie brevettate e strumenti digitali avanzati per garantire prestazioni e precisione superiori, siamo riusciti a raggiungere un alto livello di automazione e flessibilità che può essere facilmente scalato man mano che le esigenze del mercato cambiano», ha spiegato Jeff Yuan, leader di Comau Apac.

Comau, presente in Cina dal 1997 con una società pienamente controllata, Comau China, che conta 750 dipendenti – tutti cinesi – fra la sede centrale di Shanghai, quelle separate di Kunshan e Dalian e il centro d’innovazione a Shanghai, focalizzato da diversi anni sullo sviluppo di sistemi di tecnologie avanzate per l’e-mobility (in particolare motori elettrici), sulle soluzioni digitali per un’automazione e una robotica sempre più intelligenti nelle loro applicazioni industriali, nonché sui sistemi di assemblaggio e lavorazione dei motori endotermici.

È grazie a questa organizzazione che Comau è diventata fra i principali fornitori della catena di produzione di veicoli elettrici in Cina, dove ha contribuito, con robot guidati da visione 3d, alla ptoduzione di un milione di unità di propulsione elettrica per le vetture dei brand cinesi Nio e Alps, prodotte ogni anno, a 150mila sistemi di trasmissione ibrida annui per ogni linea di assemblaggio in funzione presso Hycet, controllata di Great Wall Motors, 400mila motori Its a rapporto di compressione variabile per Dongfeng Nissan, con le testate dei cilindri assemblate da robot. E ancora 125.000 pick-up per JMC Ford di Xiaolan, 200mila veicoli elettrici per Hycan, e 60mila camion da lavoro pesante Actros per Foton Daimler.

Un vantaggio chiave della soluzione di Comau per Li Auto è stata la tecnologia SmartCell. Incorporando caratteristiche di cambio rapido degli utensili simili a quelle di un centro di lavorazione, il sistema ha raggiunto una pressatura ad alta precisione dei collettori delle valvole su una vasta gamma di varianti di testata cilindro, con un tasso di passaggio in produzione superiore al 99%.

Per migliorare la stabilità del processo e ridurre gli errori manuali, Comau ha anche implementato robot collaborativi con sistemi di visione per compiti come l’installazione di candele e coperchi di bielle. Questo ha migliorato la precisione e la coerenza, contribuendo a ridurre i costi operativi. Allo stesso modo, una soluzione robotica a sei assi ha sostituito il tradizionale metodo di assemblaggio dell’albero motore, aumentando la flessibilità, l’accuratezza e l’efficienza dell’impianto, tutti fattori essenziali nella gestione della variazione del prodotto e nell’accelerazione dell’avvio della produzione.

 Il successo di Comau in Cina sta aprendo nuove vie commerciali anche in altri paesi dell'area Pacifico. «Facendo leva sulla collaborazione Italia-Cina, che rappresenta per noi un punto di forza», ha spiegato Gorlier, «puntiamo ad estendere il nostro business nell’area del Pacifico - dove sviluppiamo già importanti progetti per i nostri clienti in Thailandia, Malesia e Indonesia». (riproduzione riservata)


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