Dopo le notizie moderatamente positive da Hermes (+4%) e Lvmh ("notevole miglioramento") sull'andamento delle vendite in Cina nel terzo trimestre dell'anno, i risultati di Prada confermano che il mercato del lusso nella Repubblica popolare potrebbe essere in ripresa. Che tuttavia si presenta molto selettiva. Un altro brand del made in Italy, solitamente molto forte sul mercato cinese, Ferragamo, ha invece denunciato un calo di oltre il 10% del fatturato trimestrale (-15% nei 9 mesi).
Prada, nei primi nove mesi dell’anno, ha riportato entrate in aumento del 7% in Asia Pacifico, con un +10% a cambi costanti nel solo terzo trimestre, con segnali di miglioramento in Mainland China.
«Con questo appena concluso, il gruppo ha registrato 19 trimestri di crescita ininterrotta», ha specificato Patrizio Bertelli, presidente e amministratore esecutivo del gruppo Prada, che nei primi nove mesi dell’anno ha visto la sua società sfondare il tetto dei 4 miliardi di euro grazie a una crescita del 6% (+9% a cambi costanti).
Le vendite retail del gruppo milanese sono ammontate a 3,64 miliardi di euro, in salita del 9% a cambi costanti trainate da like-for-like e full price. Il terzo trimestre 2025 ha riportato un miglioramento dell’8%, in linea con il secondo, a fronte di una base di confronto sfidante, invariata tra i trimestri del 2024 (+18%).
«La nostra performance testimonia l’integrità dei nostri marchi e l’esecuzione diligente e solida dei nostri team», ha dichiarato l’amministratore delegato Andrea Guerra. Il marchio ammiraglio, Prada, ha registrato un’accelerazione rispetto al trimestre precedente, pur riportando vendite retail in flessione dell’1,6% nei nove mesi e dell’0,8% nel terzo trimestre. Miu Miu ha riportato ancora una volta vendite retail solide a +41%, con un terzo trimestre a +29% su una base di confronto del +105% nel terzo trimestre 2024.
«Miu Miu mantiene da quattro anni una traiettoria di crescita sostenuta, confermata anche in questo trimestre a fronte di una base di confronto eccezionale. Nonostante il contesto ancora difficile, restiamo fiduciosi nel nostro percorso di crescita, investendo in prodotti ed esperienze che emozionino i nostri clienti, perseguendo l’eccellenza in termini di agilità e flessibilità», ha concluso il ceo.
Performance positiva in Europa (+4%), sostenuta da consumi domestici e dal turismo. Il terzo trimestre ha registrato un trend simile a quello precedente, con una domanda locale resiliente e flussi turistici più deboli. Buona progressione nelle Americhe, in crescita dell’11% nei nove mesi e con un terzo trimestre in accelerazione sequenziale. Vendite a +2% in Giappone, con un terzo trimestre in miglioramento sostenuto sia dalla domanda locale positiva sia dal maggior flusso turistico. Infine, incrementi solidi sono stati registrati in Medio Oriente, in corsa del 18% nei nove mesi, con un terzo trimestre in moderazione su una base di confronto elevata.
«La costanza dei risultati, in un contesto macroeconomico complesso, conferma la forza dei nostri marchi e la validità della nostra strategia» ha concluso Patrizio Bertelli. «Continuiamo a incentrare la nostra attività su creatività, prodotti di eccellenza e artigianalità, basi indispensabili per una rilevanza duratura e una crescita sostenibile. Questi principi continueranno a guidarci mentre navighiamo con fiducia, disciplina e senso di responsabilità un contesto in continua evoluzione». (riproduzione riservata)