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Industria

Ev, rallentano le vendite di Byd in Cina e sale Leapmotor

La startup partner di Stellantis sta guadagnando quote di mercato insieme ai produttori più recenti, Xpeng e Xiaomi, che hanno ingaggiato una guerra sui prezzi. L'obiettivo di Leapmotor-Stellantis è anche lo sbarco in Europa con un impianto produttivo che consentirebbe di evitare i dazi imposti dalla Ue sulle auto cinesi


02/09/2025 10:48

di Andrea Boeris - Class Editori

settimanale
Zhu Jiangming, fondatore e ceo di Leapmotor

La corsa di Byd sul mercato cinese delle auto elettriche comincia a mostrare segni di affaticamento. Il colosso di Shenzhen, leader incontrastato del settore, ha registrato ad agosto una crescita quasi nulla delle vendite (+0,1% su base annua), a fronte di un mercato sempre più vivace per i concorrenti emergenti.

Tra questi spicca Leapmotor, la startup partner di Stellantis che ne possiede una quota del 21%, che si conferma una delle realtà più dinamiche della nuova ondata di costruttori cinesi.

Ad agosto Leapmotor ha consegnato il numero record di 57.066 veicoli, in aumento del 13,8% rispetto a luglio e dell’88,3% rispetto allo stesso mese del 2024. Da inizio 2025 le vendite complessive hanno raggiunto 328.859 unità, con un balzo del 136,4% anno su anno. Per la società si tratta della seconda volta in cui viene superata la soglia delle 50 mila  immatricolazioni mensili e del 28° mese consecutivo di crescita annuale a partire da aprile 2023. Un trend che evidenzia la costanza della performance e la solidità della strategia di prodotto.

Leapmotor punta a chiudere il 2025 con 500 mila veicoli venduti, un target che, alla luce dell’andamento attuale, appare raggiungibile, soprattutto se il ritmo delle consegne si manterrà sopra le 50 mila unità mensili. La crescita delle vendite sta trainando anche la performance di Leapmotor in borsa, con il titolo che da inizio anno ha più che raddoppiato il suo valore sul listino di Hong Kong, e ha attirato l’attenzione di un altro colosso cinese dell’auto, il gigante di proprietà statale Faw, interessato a comprare una quota del 10% della startup.

Il confronto con Byd appare sempre più significativo. A fronte di una sostanziale stagnazione delle vendite domestiche, con un -15% ad agosto escludendo l’export secondo i calcoli di Bloomberg, il gruppo guidato da Wang Chuanfu resta il leader di mercato con una quota del 14,4%, ma il vantaggio sui competitor si restringe. L’obiettivo di vendere 5,5 milioni di auto nel 2025 rischia di trasformarsi in una corsa contro il tempo: nei prossimi quattro mesi Byd dovrebbe consegnare oltre 2,6 milioni di veicoli, dopo averne immatricolati poco meno di 2,9 milioni negli otto mesi precedenti.

Il quadro si complica anche a causa delle pressioni regolatorie da parte di Pechino, che punta a ridimensionare la guerra dei prezzi tra costruttori, una leva su cui Byd ha spesso fatto affidamento per consolidare la propria leadership.

Oltre a Leapmotor, il mese di agosto ha visto performance brillanti anche da parte di altri marchi emergenti. Geely ha registrato un incremento delle vendite del 38%, Xpeng ha consegnato un record di 37.709 veicoli e Xiaomi - al debutto nel comparto auto dopo la lunga esperienza negli smartphone - ha superato le 30 mila unità mensili.

La concorrenza si concentra sempre più sulla fascia media del mercato, con modelli tecnologici e dal design accattivante offerti a prezzi simili a quelli di Byd e Geely.

Per Stellantis, la partecipazione del 21% in Leapmotor rappresenta una scommessa strategica sulla crescita cinese, in un contesto in cui le case auto europee faticano a competere in termini di volumi e innovazione tecnologica. I numeri di agosto rafforzano il valore industriale e commerciale di questa alleanza, aprendo la porta a future sinergie anche sui mercati internazionali.

Per esempio in Malesia, dove Leapmotor ha ufficialmente avviato le sue prime attività di assemblaggio di veicoli elettrici in loco ad aprile. La produzione in larga scala avrà luogo da fine anno presso lo stabilimento Stellantis di Gurun, nel Kedah, grazie a un investimento di 24 milioni di ringgit (5,7 milioni di dollari) da parte di Stellantis International e Stellantis Asia-Pacific. L’impianto inizierà con l’assemblaggio del C10 EV, un Suv dal prezzo molto inferiore a quello dei modelli Tesla.

Ma l’obiettivo principale della startup cinese e di Stellantis, che insieme hanno creato la join venture Leapmotor International proprio per espandere la commercializzazione al di fuori della Cina, è di rafforzare la presenza in Europa anche iniziando la produzione sul territorio europeo in modo da evitare l’applicazione dei dazi Ue sulle auto importate da Pechino.

Secondo rumors che proseguono da mesi e rilanciati nelle scorse ore da media cinesi, Leapmotor e Stellantis avrebbero confermato la scelta della Spagna come base della produzione dei modelli cinesi in Europa: lo stabilimento di Saragozza dovrebbe iniziare la produzione di due modelli della famiglia B di Leapmotor: al Suv B10 dovrebbe seguire la berlina B05, anche se l’avvio delle attività dovrebbe slittare dal primo al terzo trimestre del 2026 a causa di alcuni rallentamenti nell’adeguamento delle linee dell’impianto spagnolo.

Stellantis e Leapmotor non hanno mai confermato ufficialmente queste indiscrezioni, ma non è escluso che possano fornire qualche dettaglio o fare un annuncio ufficiale a riguardo nel corso dell’imminente Salone di Monaco che prende il via da lunedì 8 settembre. (riproduzione riservata)


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