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Industria

La scalata dei robot cinesi, tra fabbrica e servizi sono 12 milioni

Tanti ne sono stati venduti quest'anno, con una progressioni spettacolare negli ultimi anni, mentre si moltiplicano gli utilizzi dall'accoglienza alle pulizie, per gli umanoidi, fino alle catene di montaggio dell'auto elettrica. Ecco i produttori che stanno ottenendo i maggiori successi, esportando in tutto il mondo


09/12/2025 15:24

di Class Editori - Xinhua/Ceis

settimanale

Nel deserto, circa 80 chilometri a sud di Gedda, in Arabia Saudita, oltre 5.000 robot per la pulizia dei pannelli fotovoltaici hanno spazzato via la polvere accumulata durante il giorno grazie a rulli spazzolanti progettati appositamente. In sole due ore e mezza hanno completato la pulizia di questo enorme impianto solare che si estende per 53 chilometri quadrati.

Dotati di algoritmi intelligenti e di numerosi sensori, questi “robot pulitori” sono in grado di pianificare autonomamente i percorsi, percepire l’ambiente circostante e prendere decisioni indipendenti anche in presenza di temperature elevate e forti tempeste di sabbia.

«L’accumulo di polvere sulle superfici dei pannelli blocca la luce solare, causa effetti di surriscaldamento locale e comporta gravi rischi oltre a perdite di produzione», ha spiegato Zhan Xuetao, responsabile degli acquisti per il progetto solare, aggiungendo che questi robot aiutano a ridurre le perdite di efficienza dovute alla polvere, aumentano la produzione di energia e migliorano la stabilità e la sicurezza complessiva dell’impianto.

I robot di pulizia sono stati sviluppati e prodotti dalla Sunpure Technology Co., Ltd., con sede nella provincia di Anhui, nella Cina orientale. Oltre ai robot per la pulizia, quest’anno l’azienda ha lanciato anche un robot per l’installazione dei pannelli fotovoltaici, capace di montare con precisione oltre 650 pannelli al giorno, attualmente operativo in un impianto solare in Arabia Saudita.

«I nostri robot sono ampiamente utilizzati in 25 Paesi del Medio Oriente, dell’Asia centrale e dell’America Latina, e coprono più di 260 impianti solari. Offrono soluzioni intelligenti per la transizione verde in questi Paesi», ha dichiarato Wang Peipei, responsabile marketing di Sunpure Technology.

Secondo i dati della World Robot Conference 2025, la Cina è il maggior produttore mondiale di robot: la produzione di robot industriali è passata da 33.000 unità nel 2015 a 556.000 nel 2024, mentre quella dei robot di servizio ha raggiunto quasi 10,52 milioni di unità lo scorso anno, con un aumento del 34,3% su base annua.

Con il maturare della tecnologia robotica nazionale e l’espansione dei campi di applicazione, i robot cinesi stanno accelerando la loro presenza globale, rafforzando l’innovazione industriale. Nel 2024, la Cina è diventata il secondo esportatore mondiale di robot industriali. Le esportazioni sono cresciute del 61,5% nella prima metà dell’anno rispetto allo stesso periodo precedente.

EFORT Intelligent Robot Co., Ltd., un’azienda impegnata da lungo tempo nella ricerca e nello sviluppo di robot industriali, ha venduto oltre 16.000 unità nel 2024. I suoi prodotti trovano impiego in numerosi settori, tra cui elettronica, fotovoltaico, componentistica automobilistica e cantieristica navale.

Oltre a rendere più intelligente la produzione nelle fabbriche cinesi, l’azienda collabora anche con costruttori automobilistici italiani come Maserati e Fiat, e con marchi tedeschi come BMW e Volkswagen.

«Forniamo a questi costruttori soluzioni robotiche integrate per la produzione intelligente, coprendo attività come verniciatura, saldatura, assemblaggio di precisione e movimentazione dei materiali, contribuendo a migliorare l’efficienza produttiva», ha affermato You Wei, presidente e ceo di EFORT, sottolineando che l’azienda ha iniziato a esportare i suoi robot in Europa nel 2019.

Dai robot industriali a quelli di servizio e fino agli umanoidi, i robot cinesi stanno dimostrando le proprie capacità in diversi contesti all’estero.

Keenon Robotics, azienda di Shanghai specializzata in robot di servizio, ha distribuito i propri dispositivi in ristoranti, hotel e ospedali in oltre 60 Paesi e regioni, dove svolgono compiti come la consegna di cibo o materiale medico.

Anche i robot subacquei della Chasing Innovation Co., Ltd., con sede a Shenzhen, nel Guangdong, vengono esportati in più di 100 Paesi e regioni per attività di osservazione subacquea, soccorso d’emergenza e ricerca scientifica.

Sviluppato dalla Moga Technology Co., Ltd., una filiale del costruttore automobilistico cinese Chery, il robot umanoide chiamato Mornine è stato introdotto nelle concessionarie automobilistiche 4S in oltre 30 Paesi e regioni, tra cui Malaysia, Emirati Arabi Uniti, Sudafrica e Polonia.

Grazie a dispositivi avanzati come lidar 3D, telecamera panoramica e un modello linguistico di grandi dimensioni, Mornine può pianificare autonomamente i propri spostamenti e rispondere rapidamente alle domande dei clienti.

«La sua interazione con i clienti è fantastica. I bambini vogliono sempre vedere come funziona», ha raccontato Richard Bisschoff, responsabile vendite di una concessionaria 4S in Sudafrica, aggiungendo che il mondo sta diventando sempre più tecnologico e che usare robot per accogliere i clienti nello showroom è una soluzione ideale.

Secondo Zhang Guibing, direttore generale di Moga Technology, l’azienda punta a vendere più di 40.000 robot umanoidi e oltre 90.000 robot quadrupedi nel mondo entro il 2030. Questi robot saranno impiegati principalmente in dieci ambiti, tra cui vendita, visite guidate, consulenza e assistenza alla persona. (riproduzione riservata)


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