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Politica

Crescono i commerci Cina-Ue, record nel 2021, oltre 800 miliardi

L'anno scorso il Dragone è stato il primo partner commerciale dell'Unione Europea, mentre per la Cina è il secondo, dopo gli Stati Uniti. Oltre 15 mila treni, il 30% in più su base annua, hanno assicurato flussi costanti di merci anche via terra tra le due aree economiche


18/03/2022 15:14

di Class Editori - Xinhua/Ceis

settimanale

Nonostante la complessa e grave situazione internazionale, la cooperazione tra Cina e Unione europea ha mantenuto, l'anno scorso, una tendenza rapida di sviluppo, secondo i dati dall’Ufficio per l’informazione del Consiglio di Stato cinese, che ha certificato un volume di scambi superiore a 800 miliardi di dollari, stabilendo un nuovo record.

Ad aumentare sono state sia la quantità che la qualità del commercio, ponendo la Cina come il maggiore partner commerciale dell’Ue, mentre l’Ue rimane il secondo maggiore partner commerciale della Cina, dopo gli Stati Uniti.

La struttura commerciale bilaterale è stata qualitativamente ottimizzata, con un buon tasso di crescita degli scambi nei settori aerospaziale, biologico, optoelettronico, elettronico, dei materiali. Nel 2021 è, inoltre, entrato ufficialmente in vigore l’accordo sulle indicazioni geografiche tra Cina e Ue mentre il numero dei convogli del China-Europe Express ha raggiunto quota 15 mila, con un aumento del 29% su base annua, continuando a svolgere un ruolo positivo per promuovere la cooperazione internazionale contro l’epidemia, garantire la stabilità delle catene di approvvigionamento e promuovere la ripresa economica globale.

«Nella complessa attuale situazione mondiale, Cina e Ue dovrebbero giocare un ruolo solido nel promuovere la stabilità nell'ordine mondiale e portare pace e dividendi di sviluppo al mondo», ha affermato Huang Ping, vicepresidente esecutivo dell’Istituto di studi cinesi di Hong Kong dell’Accademia cinese delle scienze sociali.

Francesco Maringiò, presidente dell’Associazione italo-cinese per la promozione della Nuova Via della Seta ed esperto di questioni cinesi, ritiene che il concetto di Comunità umana del futuro condiviso introdotta dalla Cina rappresenta «la versione della globalizzazione che la Cina propone al mondo: un processo di avvicinamento e mutuo rispetto tra le diverse realtà storiche e politiche. Alla sua base c’è l’accettazione del fatto che nel mondo esistono diverse forme di organizzazione economico-sociali che hanno il dovere di cooperare per il bene dell’umanità».

Secondo Huang Ping, «se l’accordo globale sugli investimenti Cina-Ue potrà andare avanti, le relazioni bilaterali diventeranno più solide», anche se a suo parere le due parti dovrebbero considerarle da una posizione più elevata, «dal punto di vista della pace, dello sviluppo, dell’ecologia verde, dell'innovazione e per esplorare e aprire anche nuovi campi, tra cui l'innovazione scientifica e tecnologica, la risposta ai cambiamenti climatici, lo sviluppo sostenibile e verde, la sicurezza e la stabilità regionale».

Come ha affermato il ministro degli Esteri cinese Wang Yi, durante la quinta sessione della XIII Assemblea Popolare Nazionale appena conclusa, «la Cina e l’Europa sono le due principali forze che mantengono la pace nel mondo, i due principali mercati che promuovono lo sviluppo comune e le due principali civiltà che promuovono il progresso umano. La cooperazione Cina-Ue è radicata nella forza di opinione pubblica, negli ampi interessi comuni e nelle simili richieste strategiche. Ha una forte resilienza e potenzialità. La Cina ha sempre considerato le relazioni Cina-Ue da una prospettiva strategica e a lungo termine. Le politiche cinesi nei confronti dell'Ue rimangono stabili e non saranno cambiate a causa di eventi temporanei». (riproduzione riservata)


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