Per la Cina è arrivo un vertiginoso invecchiamento della popolazione.Si prevede infatti che il numero degli over 80 crescerà a passo spedito tra il 2025 ed il 2050, almeno secondo un rapporto pubblicato di recente dal Peking Union Medical College e dalla Chinese Ageing Association (CAWA).
Nel 2017 c'erano 26 milioni di senior cinesi, ovvero l'1,8% del totale della popolazione, ma la proporzione potrebbe salire al 2% nel 2025 e toccare l'8% venticinque anni dopo, nel 2050. La previsione sembra trovare ulteriore conferma in una pubblicazione delle Nazioni Unite, “Prospettive per la popolazione mondiale: versione riveduta 2017”, citata dallo stesso resoconto CAWA.
Ci sono dunque ottime probabilità che per il 2026 la Cina sia diventata un “Paese vecchio”, dove le persone con più di 65 anni compongono oltre il 14% della popolazione totale; comunque, già nel 2018 il paese contava 249 milioni di over 60, ovvero il 17,9%, vantando il segmento di popolazione anziana più ampio e in più rapida crescita al mondo.
L'allungamento delle prospettive di vita, e il conseguente alzarsi dell'età media, costituirà una nuova sfida per lo sviluppo economico del Paese, che dovrà prepararsi a fronteggiare un incremento delle spese legate a sanità, pensioni e altre forme assistenziali per la terza età: il rapporto prevede una crescita nella percentuale del pil dedicato, che passerà dal 7,33% al 26,24% tra il 2015 e il 2050.
Il Paese dovrà anche impegnarsi a migliorare ulteriormente il proprio sistema sanitario, nonché tutte le infrastrutture per la sicurezza sociale, così da riuscire ad affrontare in maniera ottimale il rapido invecchiamento della popolazione, ha dichiarato Liu Yuanli, direttore del CAWA e redattore capo del rapporto.
La Commissione nazionale per la salute della Cina, insieme ad altri 12 dipartimenti, ha pubblicato un piano di lavoro orientato al miglioramento della rete assistenziale sanitaria per la terza età.