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Politica

Vertice costruttivo tra Xi Jinping e Joe Biden a San Francisco

Secondo il presidente Usa, le discussioni sono state le più costruttive e produttive di sempre, mentre Wang Yi, ministro degli esteri di Pechino, una delle personalità più influenti dell'amministrazione, ha definito l'incontro una pietra miliare. Relazioni militari,Taiwan e commerci al centro dei colloqui


16/11/2023 12:49

di Francesca Costa - Class Editori

vertice san Francisco
I presidenti Xi Jinping e Joe Biden ieri a San Francisco

«Ho avuto con il presidente Xi alcune delle discussioni più costruttive e produttive di sempre, dopo gli ultimi mesi di diplomazia tra i nostri Paesi e abbiamo compiuto importanti progressi». Così il presidente degli Stati Uniti Joe Biden su Twitter (X) al termine degli incontri Usa Cina, avvenuti ieri nei pressi di San Francisco, California.

«Questo vertice diventerà sicuramente una pietra miliare nella storia delle relazioni della Cina con gli Stati Uniti e un evento importante nelle attuali relazioni internazionali», ha dichiarato Wang Yi, ministro degli esteri di Pechino, una delle personalità più influenti dell'amministrazione cinese, citato dalla China Central Television.

«I capi dei due Stati si sono incontrati di nuovo dopo un anno, il che sottolinea la continuità storica e il valore epocale della diplomazia dei capi di Stato di Cina e Stati Uniti e i due presidenti hanno delineato un piano per attuare uno sviluppo sano e stabile delle relazioni bilaterali», ha sottolineato ancora Wang.

Queste due dichiarazioni riassumono l'esito dell'incontro, in cui Biden e Xi Jinping hanno concordato di riprendere le comunicazioni militari ad alto livello. «Siamo tornati ad avere comunicazioni dirette, aperte e chiare», ha detto Biden in conferenza stampa dopo il vertice.

Gli Stati Uniti hanno voluto rilanciare la comunicazione militare, soprattutto dopo alcuni incidenti sfiorati in cui le navi cinesi sono quasi entrate in collisione con le forze americane. «Errori di calcolo fondamentali da entrambe le parti possono causare seri problemi con un Paese come la Cina o qualsiasi altro grande Paese», ha avvertito l'inquilino della Casa Bianca.

Il segretario alla Difesa americano, Lloyd Austin, incontrerà la sua controparte cinese quando verrà scelto il nuovo ministro della Difesa di Pechino, dopo che il generale Li Shangfu ha lasciato l'incarico senza spiegazioni a fine ottobre. Lo ha detto ai giornalisti un alto funzionario dell'amministrazione Biden dopo il vertice di ieri.

Nel quadro dell'accordo, gli alti comandanti militari statunitensi, compreso quello delle forze del Pacifico alle Hawaii, si impegneranno con le loro controparti cinesi, ha aggiunto il funzionario, spiegando che Cina e Usa stabiliranno inoltre modalità affinchè i conducenti delle navi e altri attori possano discutere degli incidenti e, potenzialmente, delle migliori pratiche.

Nel corso della conferenza stampa, Biden ha ribadito la posizione degli Stati Uniti secondo cui Taiwan mantiene la propria sovranità, nonostante le affermazioni contrarie della Cina. «Manteniamo la posizione secondo cui esiste una politica di una sola Cina e non ho intenzione di cambiarla, non cambierà. Questo è più o meno il punto di cui abbiamo discusso», ha detto Biden. Secondo i media statali cinesi, Xi ha sottolineato durante l'incontro che Taiwan è sempre stata la questione "più importante e delicata» nelle relazioni tra Cina e Stati Uniti.

«Gli Stati Uniti dovrebbero mettere in atto azioni concrete per riflettere la loro posizione di non sostenere l'indipendenza di Taiwan, smettere di armare Taiwan e sostenere la riunificazione pacifica della Cina», hanno riferito i media statali cinesi, aggiungendo che «la Cina alla fine sarà inevitabilmente riunificata». Come è noto, Pechino considera Taiwan parte del suo territorio e ritiene che non abbia alcun diritto di intrattenere relazioni diplomatiche in modo indipendente. Gli Stati Uniti riconoscono Pechino come unico governo della Cina ma mantengono relazioni non ufficiali con Taiwan, un'isola democraticamente autogovernata.

I media statali cinesi hanno inoltre affermato che le due parti hanno concordato di stabilire un dialogo intergovernativo sull'intelligenza artificiale (AI), di istituire un gruppo di lavoro sul controllo degli oppioidi, di aumentare "significativamente" i voli tra i due Paesi il prossimo anno e di espandere gli scambi in settori quali istruzione, affari e cultura.

L'alto funzionario dell'amministrazione statunitense ha affermato che i cinesi stanno già' prendendo provvedimenti contro quasi 24 aziende che producono precursori del fentanyl, un farmaco che crea dipendenza e che ha portato a overdose e morte negli Stati Uniti. Per quanto riguarda l'AI, tuttavia, il funzionario ha affermato che è troppo presto per una dichiarazione congiunta dei due leader e ha sottolineato la necessita' di prevenire l'uso improprio nelle operazioni militari o nucleari.

L'amministrazione Biden, infine, ha annunciato controlli sulle esportazioni e sanzioni nei confronti delle aziende cinesi nel tentativo di limitare il contributo delle società statunitensi alla tecnologia che supporta l'esercito di Pechino. Xi ha preso atto dei controlli sulle esportazioni, delle revisioni degli investimenti e delle sanzioni durante l'incontro e ha chiesto agli Stati Uniti di revocare le misure restrittive e di far sì che ci sia un ambiente non discriminatorio per le aziende cinesi, hanno riferito i media statali di Pechino. Biden ha anche sollevato difficoltà in merito a un ambiente imprenditoriale in Cina che non è così accogliente come in passato. (riproduzione riservata)



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