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Politica

Xi e Trump: accordo "freddo" su dazi, terre rare e cooperazione

La firma formale dell'accordo fra i due presidenti slitterà a un secondo momento. Nel frattempo i dazi sull'import americano di prodotti cinesi scenderanno dal 57% al 47%, comunque elevato, e per almeno un anno i cinesi toglieranno l'embargo all'export di terre rare. Riprendono subito gli acquisti cinesi di soia americana


30/10/2025 13:19

di Francesca Costantini - Class Editori

settimanale
La stretta di mano tra Xi Jinping e Donald Trump

Il presidente Usa, Donald Trump, e il suo omologo cinese, Xi Jinping, hanno raggiunto il tanto atteso accordo commerciale che punta ad allentare le tensioni tra i due Paesi. «Abbiamo un accordo. Ora, ogni anno lo rinegozieremo, ma credo che durerà a lungo. Si tratta di un accordo di un anno. E lo prorogheremo dopo per un altro anno», ha dichiarato l'inquilino della Casa Bianca. L'intesa però non è ancora stata firmata. «Penso che accadrà molto presto, non avremo troppi ostacoli importanti», ha aggiunto Trump, che ha definito "fantastico" l'incontro con il leader di Pechino. Più cauto il commento del presidente cinese che ha detto tral'altro: «Cina e Stati Uniti possono assumersi congiuntamente le loro responsabilità come grandi potenze e lavorare insieme per realizzare risultati più grandi e concreti a beneficio dei nostri due Paesi e del mondo intero».

Il presidente cinese ha anche esortato gli Usa a «concentrarsi sui benefici a lungo termine della cooperazione piuttosto che cadere in un circolo vizioso di ritorsioni. Entrambe le parti possono proseguire i colloqui in uno spirito di uguaglianza, rispetto reciproco e reciprocità, riducendo l'elenco delle controversie e ampliando quello delle cooperazioni». In quest'ottica Trump ha detto che visiterà la Cina ad aprile e che Xi si recherà negli Stati Uniti «qualche tempo dopo, che sia in Florida, a Palm Beach o a Washington».

Ecco, nel dettaglio, i principali risultati raggiunti in Corea del Sud. Sul fronte dei dazi, gli Stati Uniti hanno deciso di abbassare l'aliquota complessiva sui prodotti cinesi dal 57% al 47%. «L'abbiamo ridotta. Abbiamo già visto le mosse sul fentanyl, stanno prendendo provvedimenti molto severi. Come sapete ho imposto un dazio del 20% sulla Cina a causa dell'importazione di fentanyl, che è una tariffa elevata. L'ho ridotto del 10%, quindi è del 10% invece che del 20%, con effetto immediato», ha detto Trump a bordo dell'Air Force One.

Un'altra questione centrale che è stata risolta oggi è quella relativa alla fornitura delle terre rare cinesi. «Tutte le terre rare sono state colonizzate. E questo vale per il mondo. Quell'ostacolo però è stato rimosso. Non c'è più alcun ostacolo sulle terre rare. Speriamo che spariscano dal nostro vocabolario per un po'», ha dichiarato Trump, spiegando che gli Stati Uniti potranno continuare ad acquistare e produrre terre rare. Il rappresentante commerciale Usa, Jamieson Greer, ha affermato che Trump e Xi "hanno raggiunto un'intesa" e che Pechino non »imporrà i controlli proposti sull'export di terre rare». La conferma è arrivata dal ministero del Commercio cinese: «l'attuazione delle misure di controllo delle esportazioni sarà sospesa per un anno». All'inizio di questo mese Pechino aveva rafforzato i controlli sulle esportazioni dei minerali critici essenziali per la produzione di tecnologie avanzate.

Oltre alle terre rare, Trump e Xi hanno raggiunto un'intesa anche sulla ripresa degli acquisti di soia e di altri prodotti agricoli da parte di Pechino. «Siamo d'accordo sul fatto che grandi, enormi quantità di soia e altri prodotti agricoli saranno acquistati immediatamente, a partire da subito», ha detto il presidente Usa. I dazi di Trump avevano spinto la Cina a interrompere gli acquisti di soia dagli Stati Uniti a maggio, lasciando gli agricoltori di tutto il Paese con miliardi di raccolto invenduto. Su Truth Social Trump ha poi aggiunto: «sono estremamente onorato per il fatto che Xi abbia autorizzato la Cina ad avviare l'acquisto di ingenti quantità di soia, sorgo e altri prodotti agricoli. I nostri agricoltori saranno molto contenti! Vorrei ringraziare il presidente Xi per questo!».

La Cina, ha aggiunto il presidente Usa, ha anche "accettato di avviare il processo di acquisto di energia americana". Trump ha spiegato che «potrebbe aver luogo una transazione su larga scala riguardante l'acquisto di petrolio e gas dal grande Stato dell'Alaska. Chris Wright, Doug Burgum e i nostri rispettivi team energetici si incontreranno per valutare se un simile accordo energetico possa essere raggiunto».

Gli accordi raggiunti con Pechino, ha sottolineato Trump, "garantiranno prosperità e sicurezza a milioni di americani" e, grazie all'impegno di altri Paesi asiatici - come Malesia, Giappone e Corea del Sud - «centinaia di miliardi di dollari arriveranno nel nostro Paese grazie a loro. La nostra Nazione è di nuovo forte, rispettata e ammirata e il meglio deve ancora venire».

Infine, tra le intese raggiunte oggi c'è quella sulle tasse portuali. Gli Stati Uniti, ha affermato il portavoce del ministero del Commercio cinese, sospenderanno per un anno le tasse portuali speciali applicate alle navi cinesi che attraccano nei porti americani e la Cina farà lo stesso, sospendendo per un anno le contromisure imposte alle navi statunitensi. Pechino aveva ripetutamente espresso la sua opposizione al piano di Washington di imporre tasse alle navi cinesi che attraccano nei porti statunitensi, entrato in vigore questo mese.

Al termine del bilaterale con Trump, Xi ha invitato a "perfezionare e finalizzare il lavoro di follow-up il prima possibile, sostenere e attuare l'accordo" sul commercio raggiunto oggi "e fornire risultati tangibili per rassicurare sia la Cina che gli Stati Uniti, così come l'economia mondiale".



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